UDINESE: Di Michele contro Delio Rossi

La partita della vita, quella che l’Udinese deve assolutamente cercare di fare sua, viene d’ improvviso infiammata dalle dichiarazioni dell’ attaccante dei friulani David Di Michele, che a Lecce tornera’ a far parte della formazione di partenza e che agira’ accanto a Sosa, dato che Muzzi e’ squalificato. Di Michele se la prende con il suo ex allenatore Delio Rossi,attualmente alla guida del Lecce. ”Avro’ una motivazione in piu’ – afferma Di Michele – per fare bene, per segnare un gol:la presenza sulla panchina del Lecce di Rossi, mio ex allenatore alla Salernitana nella stagione 1998-99. Lui diceva che ero importante, per poi lasciarmi fuori e utilizzare un giocatore piu’ votato alla difesa. A un certo punto mi ero stufato dell’ andazzo e chiesi alla societa’ di essere ceduto, ma Delio Rossi si oppose, continuava a dire che ero importante, per poi spedirmi in tribuna per otto gare di seguito. E pensare che lo consideravano l’erede di Zeman. Figurarsi: Zeman ha la mentalita’ elastica, privilegia il dialogo con i giocatori e soltanto cosi’ puo’ attuare i suoi piani. Rossi, invece, non cambia nemmeno di fronte all’evidenza, ha le sue idee e non c’ e’ nulla che lo faccia tornare sui suoi passi, perche’ e’ un allenatore presuntuoso e io, meno lo vedo, meglio sto”. Sulla partita contro il Lecce, decisiva per la salvezza, Di Michele non ha dubbi: ”Vinceremo noi, siamo motivatissimi, i tre punti potrebbero significare la salvezza. La mia intesa con Sosa? Ottima, mi sembra che lo abbiamo dimostrato proprio contro il Venezia nei trenta minuti finali, quando ho sostituito Warley”. Al di la’ delle parole di Di Michele, nell’ Udinese c’ e’ un problema: Pizarro nemmeno ieri si e’ allenato: il malanno al pube non solo non e’ stato smaltito ma mette in forte dubbio la sua partecipazione alla trasferta di Lecce. Lo ha fatto chiaramente intendere Ventura che potrebbe decidere di rilanciare Almiron quale suggeritore delle due punte.