Ambiesta, riunita la Conferenza dei Servizi

Si è riunita nella sede della Regione ad Udine la Conferenza dei
servizi convocata per raccogliere i pareri e le autorizzazioni
necessarie all’approvazione del Piano operativo degli interventi di
sfangamento selettivo all’interno del bacino dell’Ambiesta. Alla
Conferenza hanno partecipato i rappresentanti del ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti (Ufficio tecnico per le dighe),
Arpa/Agenzia regionale per la protezione ambientale, Ente tutela Pesca, i
Comuni di Verzegnis e Cavazzo Carnico (direttamente interessati dalle
operazioni), gli uffici tecnici competenti della direzione centrale
Ambiente ed Energia (Servizio disciplina servizio idrico integrato,
gestione risorse idriche e tutela acque dall’inquinamento, Servizio
geologico, Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati,
Servizio valutazioni ambientali, Servizio difesa suolo, il Servizio
tutela del paesaggio e biodiversità), l’Ispettorato dell’Agricoltura e
delle Foreste di Tolmezzo.

L’assessore regionale all’Ambiente e all’Energia Sara Vito ha
sottolineato come "la Conferenza dei servizi ha realizzato un lavoro
serio e rigoroso e quanto è stato prodotto è un progetto sicuramente più
sostenibile da un punto di vista ambientale è più attento a garantire
la tutela dell’ecosistema dell’area. Sicuramente per arrivare a questo
risultato è stato molto utile l’incontro tenutosi a Udine nello scorso
mese di giugno, prima con le Amministrazioni comunali e poi con le
associazioni ambientaliste. Ognuno ha portato il suo contributo ed ha
permesso di approfondire le problematiche con nuove proposte. Queste,
infatti, si sono tradotte nelle prescrizioni rigorose fornite alla
società Edipower nel momento in cui effettuerà le operazioni di
rimozione dei sedimenti. Come ho detto fin dall’inizio, l’intervento è
necessario per garantire la sicurezza della diga. La Regione ha rivolto
grande attenzione alla vicenda per creare il minor impatto possibile
sull’ambiente. Ricordo che non si tratta di uno svaso ma di una
operazione completamente diversa da quella realizzata sul Lumiei che ha
destato numerose contrarietà".

"Con queste prescrizioni verrà realizzato un monitoraggio costante dei
livelli della torbidità delle acque che permetterà di assicurarsi che
l’impatto sul torrente Ambiesta risulti molto ridotto, grazie ad una
notevole diluizione. Rispetto al livello di torbidità proposto
inizialmente da Edipower, pari a 200 g/l, ora siamo scesi drasticamente
ad un livello pari a 10 g/l. Con ulteriori prescrizioni verrà inoltre
tutelato il lago di Cavazzo, sul quale abbiamo introdotto un limite
massimo di torbidità e l’obbligo di installazione di una sonda per il
monitoraggio costante delle acque in entrata", ha osservato l’assessore
Vito. La diga di Ambiesta, in comune di Verzegnis, è stata recentemente
individuata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti come diga
di priorità 2, "per le quali sussiste il concreto rischio di ostruzione
degli organi di scarico e per le quali è pertanto necessaria ed urgente
l’adozione di interventi nonché la rimozione dei sedimenti
accumulatisi".

Per ottemperare agli obblighi di legge, Edipower, che gestisce
l’impianto, ha redatto e trasmesso alla Regione il Piano operativo che
costituisce approfondimento ed integrazione del Progetto di gestione
dell’invaso e contiene le modalità operative con le quali Edipower
intende procedere alle operazioni di pulizia. Le operazioni consistono
nella movimentazione/rimozione di materiale nella zona prospiciente lo
scarico di fondo in modo da evitare l’ostruzione degli organi di
sicurezza e per mantenere la piena efficienza dello scarico e della
presa. Il materiale da rimuovere è costituito principalmente da limo e
argilla e tutte le analisi eseguite sul sedimento hanno presentato
parametri chimico-fisici conformi ai valori limite. La rimozione del
sedimento avverrà attraverso il dragaggio e il pompaggio del materiale a
bacino pieno. Il materiale estratto verrà miscelato e diluito con
l’acqua del lago e fatto fluitare a valle, nel torrente Ambiesta e
successivamente nel fiume Tagliamento, attraverso lo scarico di
superficie.

La Conferenza riunitasi ieri ha verificato che Edipower avesse
perfezionato il Piano operativo con le integrazioni formulate durante la
prima seduta della Conferenza tenutasi il 23 giugno scorso e ha
ritenuto, al fine della conclusione dell’iter autorizzativo, di porre
ulteriori prescrizioni secondo quanto emerso nel corso della seconda
seduta. Precisamente, a tutela delle caratteristiche morfologiche e
granulometriche dell’alveo e per facilitare le successive operazioni di
ripristino, è stato deciso l’introduzione di un rilascio costante dallo
scarico della diga per diluire le concentrazioni delle portate fluitate
nel torrente Ambiesta. Per offrire piena tutela all’ecosistema del lago
di Cavazzo sono state introdotte modalità operative di rimozione del
sedimento più cautelative.

È stata decisa l’installazione di un’ulteriore stazione di
monitoraggio, con relativi limiti di rispetto, anche nel lago di
Cavazzo. A seguito della diluizione attuata nelle acque del torrente
Ambiesta è stato possibile inoltre modificare, con significativa
riduzione dell’impatto, gli interventi nell’alveo del Tagliamento
destinati a miscelare le acque. La Conferenza ha infine disposto la
predisposizione di un piano di monitoraggio finalizzato ad approfondire
quali siano le condizioni ante-svaso e a seguire le operazioni di
rimozione e le successive operazioni di ripristino fino al pieno
recupero degli ecosistemi delle condizioni ante svaso. Sono state
accolte integralmente le sette misure indicate dall’Ente Tutela
Pesca/Etp in collaborazione e piena condivisione con Arpa FVG, per
limitare al massimo l’impatto delle operazioni sul delicato ecosistema
fluviale del torrente Ambiesta.

Tra queste spiccano l’elevata diluizione dei sedimenti grazie al
rilascio costante di 1.600 litri al secondo e l’adozione di una campana
alla pompa di aspirazione per evitare che si intorpidisca l’acqua del
lago. "Etp provvederà tra l’altro – ha affermato il presidente Flaviano
Fantin, che ha espresso soddisfazione per le decisioni adottate dalla
Conferenza dei servizi – alle operazioni di recupero di gamberi e pesci,
dove possibile, prima dell’avvio delle operazioni, limitando così le
possibili perdite".