Inaugurato a Gemona l’Ambulatorio specialistico della Montagna
La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani
ha partecipato ieri, assieme all’assessore regionale alla Salute Maria
Sandra Telesca, all’inaugurazione dell’Ambulatorio specialistico della
Montagna presso il reparto di Medicina dell’Ospedale "San Michele" di
Gemona del Friuli.
Accolta dal direttore generale Luca Lattuada e dal responsabile del
Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda per i Servizi Sanitari (ASS) n.
3 "Alto Friuli" Paolo Pischiutti, Serracchiani ha visitato i locali e
ha preso visione delle attrezzature del laboratorio – secondo in Italia
solo a quello aperto circa due anni fa ad Aosta – per il quale è
previsto un potenziale bacino di utenza da tutto il Nord Est, da
Slovenia e Austria.
"È un primo inizio di un progetto più ampio che vorremmo entrasse nel quadro delle iniziative per ‘Gemona città dello sport e del benstare‘
e che mette in sinergia la facoltà di Scienze motorie con l’Ospedale
per avviare un centro di riferimento regionale per la medicina sportiva e
per chi svolge attività in montagna", ha spiegato Serracchiani,
ricordando che così la Regione ha concretizzato l’impegno sollecitato da
un emendamento presentato dal consigliere regionale Roberto Revelant in
Aula, in occasione dell’approvazione della Riforma della Sanità
regionale.
L’apertura della struttura prende avvio dalla diffusione in Alto Friuli
dell’interesse nei confronti dell’attività ludico sportiva che può
essere svolta nel comprensorio montano. Infatti, molti sono i praticanti
di sport caratterizzati da un impegno fisico che va da quello richiesto
dal semplice escursionismo a quello caratteristico delle spedizioni
alpinistiche anche extraeuropee. Non va inoltre trascurata l’utenza
caratterizzata da soggetti affetti da patologie croniche a carico degli
apparati cardio respiratorio e metabolico che, tuttavia, vogliono
svolgere attività fisica al di sopra dei 2.000 metri.
L’Ambulatorio potrà fornire anche consigli sanitari su vaccinazioni,
prevenzione danni cutanei da raggi UV, parassitosi, ecc.; organizzativi e
dietetici; valutazioni specifiche per chi lavora o svolge attività
sportiva in montagna. Inoltre sarà possibile fornire informazioni sulle
corrette modalità di allenamento ai diversi sport di montagna
(camminata, corsa, arrampicata, sci, ecc.).
Al termine della visita al nuovo Ambulatorio, Serracchiani e Telesca
hanno preso visione della nuova strumentazione per la Sala odontoiatrica
che ora è a disposizione della Struttura complessa di Radiologia del
"San Michele". Ad illustrare le caratteristiche dell’ortopantomografo,
che sostituisce la vecchia attrezzatura danneggiata lo scorso giugno per
realizzare radiografie panoramiche delle arcate dentarie, è stato il
direttore Massimo Valentino. Si tratta di un’apparecchiatura che
sottopone il paziente ad una minore esposizione di radiazioni e che si
presta particolarmente per disabili e bambini vista la maggiore comodità
di posizionamento in sede di scansione.
Proprio per consentire un più comodo accesso a queste categorie di
utenti l’ambulatorio è aperto anche due pomeriggi la settimana e il
sabato. "Qui a Gemona, caso molto raro, non abbiamo liste d’attesa per
la diagnostica", ha reso noto Valentino. Un elemento, questo, che è
stato vagliato attentamente da Serracchiani e Telesca proprio in un
ottica di sistema nell’approccio alla soluzione del problema delle liste
d’attesa.
"Lavoreremo molto sulle fasce orarie – ha anticipato Telesca – e di
certo considereremo la possibilità di convogliare in strutture come
queste pazienti che invece abitualmente afferiscono a strutture dove le
liste d’attesa per una prestazione sono molto più lunghe".
Infine, altra novità di non poco conto in merito ai servizi di
prossimità, a Gemona è appena stato avviato l’ampliamento della fascia
oraria del Centro di Salute Mentale (CSM), che dalle 12 ore amplia la
sua copertura a 24 ore. "Una risposta importante a bisogni sempre più
ampi della popolazione", ha commentato Telesca.