Nuovo riconoscimento per il Parco delle Prealpi Giulie

La
naturalità del territorio rappresenta un punto di forza del Parco naturale
regionale delle Prealpi Giulie.

L’elevata
biodiversità, attestata da oltre 1.200 tra specie e sottospecie floristiche
oltre alla ricchissima fauna ed all’alto e diversificato numero di habitat,
sono evidenti indicatori della significatività e della qualità ambientale
dell’area protetta sita al confine con la Slovenia.

Proprio
oltre tale limite politico – amministrativo si trova uno dei più grandi e
vecchi parchi nazionali europei, quello del Triglav (Tricorno). Anche questa è
un’area dalle straordinarie caratteristiche naturalistiche.

Già da
diversi anni le due realtà collaborano attivamente e quotidianamente, tanto da
aver ottenuto il riconoscimento di Ecoregione
Transfrontaliera Alpi Giulie da Europarc, la federazione europea di parchi.

Tale
cooperazione ha conseguito nei giorni scorsi un nuovo significativo risultato
attraverso il conferimento dell’attestato di regione pilota transfrontaliera per la connettività ecologica.

Ciò è
avvenuto nell’ambito del 57° Comitato Permanente della Convenzione delle Alpi,
il massimo organo di attuazione delle politiche in ambito alpino, tenutosi nei
giorni scorsi a Torino.

A
consegnare l’attestato al Presidente del Parco delle Prealpi Giulie Andrea
Beltrame e al direttore del Parco del Triglav Peter Skoberne c’erano il
Segretario Generale della Convenzione Markus Reiterer ed il rappresentante del
Ministero dell’Ambiente italiano Paolo Angelini, presidente di turno della
Convenzione stessa.

Nel
commentare il nuovo riconoscimento Beltrame ha affermato che: “Il riconoscimento di regione pilota transfrontaliera per la connettività ecologica
ottenuto insieme al Parco del Triglav conferma l’ottimo stato naturalistico dei
nostri territori come pure la forza del legame costruito in questi anni con i
colleghi sloveni. L’attestazione ricevuta ribadisce anche la dimensione e
l’importanza europea dei nostri territori. Vorrei però ancora una volta
sottolineare come anche questo momento debba essere accompagnato da un sempre
maggiore impegno a fare in modo che queste eccezionali caratteristiche
ambientali possano tradursi in ricadute concrete per chi vive in queste aree e
per chi le visita
”.