In Italia il mercato nero della legna da ardere vale 180 milioni di euro
«Secondo le nostre stime, in Italia il commercio illegale di legna da
ardere produce un’evasione fiscale pari a oltre 180 milioni di euro dei
quali, circa 9,5 sono costituiti dal mancato versamento dell’Iva»,
denuncia Emilio Gottardo, vice presidente della cooperativa Legno Servizi di
Tolmezzo. «Per questo motivo, già dal settembre scorso, abbiamo avviato una
riflessione su tale traffico, che coinvolge in maniera rilevante anche il Fvg,
assieme ad Aiel (Associazione italiana energie agroforestali) e al Conaibo
(Coordinamento nazionale imprese boschive) con i quali è stato preparato un
documento di denuncia e proposta presentato a Roma, nei giorni scorsi, grazie
agli uffici dell’onorevole friulano Giorgio Zanin, all’onorevole
Pier Paolo Baretta, Sottosegretario dell’economia e delle finanze».
Nel 2013, le famiglie italiane, per scaldare le proprie abitazioni,
hanno utilizzato 17,7 milioni di tonnellate di legna delle quali il 56 per
cento sono state acquistate sul mercato classificando l’Italia come il
primo importatore mondiale di legna da ardere. Le stime di Legno Servizi, Aiel
e Conaibo indicano come almeno il 90 per cento di questo quantitativo venga
commercializzato in maniera non tracciata, con provenienza incerta (soprattutto
dai Paesi dell’est Europa) e vendita impropria (senza regolare fattura).
Le regioni del nord Italia sono quelle maggiormente interessate dal fenomeno.
«Baretta ha convenuto con noi come vi sia la necessità di agire per
frenare questo diffuso fenomeno della vendita in nero della legna da ardere
– aggiunge Gottardo -. Non solo per recuperare il gettito Irpef e Iva
evasi, ma anche per rendere la filiera più trasparente e sicura facendo
emergere e regolarizzando i cantieri di lavoro, gli acquisti di attrezzature e
i trasporti.
Tra un mese consegneremo ufficialmente al Sottosegretario il documento
che avremo rielaborato contenente la richiesta di una sorta di “agevolazione
fiscale” (ancora da definire esattamente nei suoi contorni pratici), a
favore dei Comuni e in grado di favorire i consumatori che acquistano legna da
ardere fatturata in maniera regolare e legale. Siamo fiduciosi sul fatto che il
provvedimento venga approvato entro il 2015», conclude Gottardo.