41^ del Terremoto del Friuli, fine settimana intenso a Gemona
Iniziano questo pomeriggio a Gemona del Friuli le celebrazioni per il 41^ Anniversario del Terremoto ispirato dal messaggio “Dopo il Grazie e la Ricostruzione, ora la Solidarietà”. Alle ore 18.30 presso il Centro Storico in programma la Cerimonia di intitolazione “Via Commendatore Salvatore Varisco” (già Via Vicinale, laterale di Via Bini).
Domani, sabato 6 maggio, alle ore 9.30 presso il Piazzale E. Chiavola la Deposizione corona presso il monumento in ricordo delle vittime del terremoto e dell’opera di soccorso portata alla popolazione dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, quindi alle ore 10.30 alla Caserma Goi Pantanali la Santa messa e a seguire deposizione corona in memoria degli alpini della Julia deceduti a seguito del sisma
La sera alle ore 19.45 il ritrovo sotto la loggia di Palazzo Boton per raggiungere il Duomo per la Messa solenne ed a seguire formazione Corteo per il Cimitero Comunale per ricordare tutti assieme le Vittime del terremoto.
“La Comunità di Gemona in occasione del 6 maggio – spiega il sindaco Paolo Urbani – si appresta a ricordare il 41° Anniversario del tragico terremoto che nel 1976 sconvolse il Friuli, da cui però seppe dar vita ad un’incredibile opera di recupero, trovando nelle proprie profonde radici la forza di rialzarsi e di risorgere coralmente grazie alla propria tenacia e forza di volontà e al sostegno di tanti. Una ricostruzione esemplare per partecipazione di popolo ed operato delle Istituzioni, conosciuta nel mondo come modello Friuli per la quale Gemona, definita la Capitale del terremoto, viene oggi indicata quale simbolo di rinascita dopo una catastrofe, e che dopo la sua ultimata ricostruzione, ed i ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito alla Sua rinascita, vuole esprimere tutta la sua Solidarietà verso quelle Comunità che tristemente l’accomunano per le tristi vicende dei recenti sisma del Centro Italia”.
A tale ricorrenza sono stati invitati anche i Sindaci di Foligno, Fossa e Quistello, già gemellati a Gemona per le tristi vicende dei terremoti succedutisi nelle loro città anni or sono, e di Amatrice, Cascia, Norcia e Preci, città purtroppo accomunate alla cittadina per i noti eventi del sisma degli ultimi mesi del Centro Italia.
Non se ne può proprio più di questi sindaci che cavalcano la retorica del “modello Friuli”. Il piano regolatore del Comune di Gemona ha subito oltre 50 varianti da quando è stato approvato (oltre una all’anno), producendo un polipo urbanistico ingovernabile. Venite una sera in centro a godervi i desertici silenzi di via Bini, ad ammirare la sequela di vetrine oscurate, le teorie di “Vendesi” sui balconi. Venite a gustarvi il languore romantico di una città morente. Sì, i comuni del Friuli sono stati un modello positivo. 40 anni fa. Con altri amministratori, più consapevoli delle loro capacità e responsabilità. Al cui cospetto quelli di oggi dovrebbero fare una sola cosa: passare la mano a gente più giovane e competente.