Collette per i mezzi e Ambulatorio per la Montagna, le risposte di Benetollo
Arrivano le prime risposte del direttore generale dell’AAS n.3 Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli Pier Paolo Benetollo alle ultime denunce levatesi da Gemona del Friuli rispetto alle questioni legate alla sanità del territorio, delle quali si è fatto portavoce il consigliere comunale gemonese Paolo Copetti.
Per quanto riguarda il caso delle “collette” per pagare i pieni di benzina di alcuni mezzi ed ambulanze dell’azienda, Benetollo, da noi interpellato, replica che: “Il problema è già stato risolto e non dipendeva dall’insufficienza di credito o dal budget stanziato per il parco automezzi ma bensì da questioni di tipo amministrativo con l’Eni (la società di riferimento dell’AAS per i carburanti), legate alla temporanea mancanza dei codici per la fatturazione elettronica da parte dello stesso fornitore”.
Passando invece al caso dell’Ambulatorio per la Montagna dell’Ospedale di Gemona, inaugurato proprio lo scorso anno a Novembre che secondo quanto riferito da Copetti “non risulta operativo da parecchi mesi”, il Dg Benetollo spiega che si tratta di una “situazione temporanea”, legata al processo di riconversione del nosocomio: “In queste settimane il personale addetto si è recato a Trento e ad Aosta per visionare gli unici due ambulatori simili in Italia, in maniera tale da apprendere le funzionalità dell’attrezzatura apposita, già acquistata dall’azienda in Svizzera, la quale lo ricordo serve ad effettuare le prove di sforzo. Contiamo – conclude Benetollo – di poterlo riaprire al pubblico tra dicembre e gennaio, la specifica attività ambulatoriale di primo livello viene comunque svolta in favore dell’utenza”.