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Urbanistica, tornano i distinguo in maggioranza a Tolmezzo

di DAVID ZANIRATO

Nuove crepe in maggioranza a Tolmezzo, ed è ancora l’urbanistica a provocarle. Nella seduta di venerdì scorso del Consiglio comunale (durato quasi 8 ore) all’ordine del giorno era prevista in particolare l’approvazione della variante n. 107 al P.R.G.C. riguardante la modifica normativa delle zone agricole e altre modifiche normative e zonizzative con l’esame di osservazioni e opposizioni. Si trattava del secondo passo necessario a concedere il via libera per la realizzazione di due garage nella frazione di Betania, su richiesta di altrettanti privati. Alla fine la variante (adottata ad inizio settembre) è passata con i voti favorevoli della maggioranza e l’astensione dell’opposizione, che però è riuscita a far approvare una osservazione a firma del capogruppo Dario Zearo con la quale si è ridotta ulteriormente la trasformazione zonizzativa (alle pendici del Monte Starbut, da zona E4.1 a zona B3) a circa 400-450 metri quadri (e quindi 540 metri cubi in volume) rispetto agli iniziali 1.826 metri quadri (errore cartografico) poi corretti a 1.150 e scesi successivamente a 800. Una osservazione passata con i voti favorevoli degli 8 consiglieri di minoranza, ai quali si sono aggiunti Mazzolini, Trevisan, Del Fabbro e Craighero, 6 gli astenuti e 3 i contrari (Mizzaro, Scarsini, Falco). Approvata successivamente anche la n. 1 al P.R.P.C. zona H2 posta sul nodo viario nord, sulla quale c’è stato un appunto del consigliere Del Fabbro che ha stigmatizzato la “celerità” dell’iter (poco meno di un mese), auspicando che anche per tutti gli altri cittadini in futuro si mantengano tempi così rapidi.

POSTE E CORDOGLIO

La seduta si era aperta con il ricordo di due figure legate alla città recentemente scomparse, l’ingegner Aldo Missana e la dipendente Marzia Boria. Quindi c’è stato il cordoglio per tutte le vittime degli attentati terroristici degli ultimi mesi e non solo quindi per quelli di Parigi.

Tra le sue comunicazioni il sindaco Francesco Brollo ha “festeggiato” il pronunciamento del Tar relativamente ai ricorsi presentati dai comuni friulani per la riapertura degli uffici postali chiusi a settembre da Poste Italiane, tra cui quello di Terzo di Tolmezzo, “una volta tanto un attimo di respiro nelle battaglie in difesa del territorio” ha commentato il primo cittadino.

A seguire si è passati a discutere delle varie interrogazioni ed interpellanze:

PUNTO NASCITA DI TOLMEZZO

L’Assessore alla sanità Cristiana Gallizia, rispondendo in forma scritta alla richiesta del consigliere comunale Valter Marcon rispetto all’organico del reparto di Pediatria dell’Ospedale a Tolmezzo (presentata nel consiglio comunale di settembre), ha specificato di aver inoltrato alla direzione generale dell’AAS 3 una richiesta di chiarimento e di aver avuto rassicurazioni che il Punto Nascita della città sarà dotato di un pediatra 7 giorni su 7 e sulle intere 24 ore, al quale si dovrebbe aggiungere poi anche un ulteriore pediatra per coprire i turni del servizio.

ABBATTIMENTI ALBERI

marcon valter consiglio comunale
Valter Marcon

Il vice-sindaco Simona Scarsini, rispondendo all’interrogazione del consigliere Valter Marcon rispetto ai criteri ispiratori del progetto di disboscamento in atto, secondo lui eccessivo, delle pinete nelle aree golenali dei fiumi Tagliamento, But e Fella, nei territori di Villa Santina, Tolmezzo ed Amaro, ha replicato che tali interventi sono da considerarsi di manutenzione dei corsi d’acqua e della vegetazione, eseguiti in base alla legge e si basano su progetti e studi di natura forestale e idraulica valutati dagli organi competenti.

 

ESCO MONTAGNA E TERME DI ARTA

Il sindaco Francesco Brollo, rispondendo all’interrogazione del consigliere Marcon sul futuro della società Esco Montagna FVG, del suo impianto di cogenerazione di Arta Terme e delle stabilimento termale (alla luce della notizia della volontà dei gestori di disdire il contratto di affitto), ha rassicurato circa il suo impegno politico per trovare una soluzione necessaria alla riduzione dei costi termici ed elettrici delle Terme che gravano pesantemente sui gestori stessi, segnalando tra l’altro che comunque rispetto alle perdite del 2014 (350 mila euro), quest’anno i conti sono migliorati ed il deficit si è ridotto di più della metà. Brollo ha anche prospettato la possibilità di ri-denominare lo stabilimento in “Terme della Carnia” proprio per rappresentare l’alto valore comprensoriale del complesso.

SPORTELLO GIUSTIZIA

Il sindaco Brollo ha successivamente replicato all’interrogazione del consigliere comunale Dario Zearo rispetto al destino dell’annunciato Sportello di Giustizia che “dopo quattro mesi dalla sua presentazione – ha segnalato – non ha ancora visto la luce”. Brollo ha comunicato che di recente ha compiuto un sopralluogo a Palazzo Garzolini assieme al vicepresidente del Tribunale di Udine Francesco Venier, del segretario della Regione FVG Daniele Bertuzzi, del funzionario Berlasso e dell’avvocato Comparetti al fine di definire logisticamente la soluzione migliore per questo nuovo servizio, che sarà specificato con la firma di una appendice al protocollo Regione-Ministero.

LA DISCARICA DI LA MAINA

E’ tornata d’attualità pure la discarica di inerti La Maina, per la cui bonifica e ripristino il Comune ha stanziato 470 mila euro. E’ stato il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Muser a chiedere spiegazioni per tale intervento, definito uno “scandalo” perché molto oneroso e inutile in quanto il sito non inquina e non ci sono rischi per la tenuta dei versanti. Il sindaco Brollo, condividendo tali affermazioni, ha spiegato che l’azione è purtroppo però obbligata da vincoli imposti dalla Provincia di Udine e che l’amministrazione comunale è stata messa “spalle al muro e non può correre il rischio di finire fuori legge”.

VARIAZIONI DI BILANCIO E DUP

aula consiglio tolmezzo nov 15L’ordine del giorno è entrato nel vivo con la discussione delle Variazioni al bilancio di previsione 2015, dell’assestamento generale al bilancio di previsione 2015 – 2017 e dell’approvazione del Documento Unico di Programmazione 2016 – 2018, tutti documenti approvati con i voti della maggioranza e l’astensione, o la contrarietà, della minoranza. Nel corso del dibattito sono ritornate d’attualità le questioni legate al futuro di Carniacque, con il sindaco Brollo e l’assessore Fasolino a rassicurare sul fatto che nel percorso di fusione per incorporazione della società nel CAFC Spa, i crediti vantati dal comune di Tolmezzo saranno salvaguardati.

Dalla minoranza si sono levate critiche ed attacchi politici rispetto al DUP, con il consigliere Gianalberto Riolino che è andato ad elencare nell’ordine: “la disparità di trattamento della tassa sui rifiuti nei confronti dei cittadini delle frazioni”; “l’assenza del tanto sbandierato ruolo aggregatore da parte del comune di Tolmezzo nei confronti della Carnia che sta vedendo cinque diverse autocandidature a presidente dell’Uti, tutte di area centro-sinistra; lo “scempio” compiuto su Carniacque; i “ritardi” nell’attivazione della rete Wi-Fi per le frazioni, le “contraddizioni” nella gestione del patrimonio forestale e la scomparsa di attività della Consulta Giovani.
In difesa dell’amministrazione invece si è schierato il consigliere Paolo Falco, ricordando quanto è stato fatto per il mantenimento e il potenziamento dei servizi per il sociale e la rotazione degli incarichi pubblici.

Il consigliere Biscosi ha definito l’opera dell’amministrazione comunale “il nulla”, permeata solo da “buone intenzioni in perfetto stile renziano”, per poi tornare ad attaccare la gestione della cultura in città, “sempre più marchiata con falce e martello”.

Nelle sue repliche l’assessore Marco Craighero ha spiegato che “la consulta giovani ha smesso di funzionare quando è diventato presidente Edoardo Quaglia, già tra l’altro candidato nelle file della Lista Zearo” ed ha poi elencato i vari progetti prossimi a partire, dal laboratorio sociale nell’ex Istituto Marchi ai progetti per la Grande Guerra, per la musica rock, pop e jazz, la Biblioteca Vivente e l’aggregazione nelle periferie.

GAS E LEGNAME

Si è passati poi ad approvare lo schema di convenzione per la gestione in forma associata dell’affidamento del servizio della distribuzione del gas naturale in relazione all’Ambito Territoriale Udine 1 – Nord, il regolamento per l’assegnazione di legname proveniente dai boschi di proprietà comunale a privati e ad associazioni ed enti privati senza scopo di lucro e quello per l’uso del gonfalone e dello stemma del comune, delle bandiere e della fascia del Sindaco.

SANITA’ E FRANCIA

gallizia cristiana
Cristiana Gallizia

Teso invece il confronto sull’Ordine del Giorno in materia sanitaria presentato dai gruppi di opposizione, attraverso il quale si è voluto denunciare lo sbilanciamento verso il Collinare e il Medio Friuli dei nuovi assetti organizzativi e gestionali dell’Azienda n.3, chiedendo poi il ritorno alle funzioni così come erano precedentemente a tale riforma, a partire dalla riapertura di tutti i reparti dell’Ospedale di Gemona del Friuli.

Da parte sua l’assessore Cristiana Gallizia ha innanzitutto voluto confermare che la scelta di unire territori diversi come l’Alto Friuli e il Collinare e il Medio Friuli è stata “sciagurata” ma che come amministratori si stanno studiando tutte le strategie utili ad aggirare il problema. Giudicata poi “discutibile” la scelta dei nuovi dipartimenti inseriti nell’Atto Aziendale mentre ha definito “irricevibile” la proposta di riaprire tutti i reparti del nosocomio di Gemona, in quanto “la sua riconversione serve per affrontare le nuove esigenze in termini di cure in favore della popolazione” anticipando tra l’altro che a breve saranno attivati proprio al San Michele quattro nuovi posti letto per la riabilitazione neurologica, in gennaio arriveranno altri quattro posti letto per la riabilitazione ortopedica e quindi a febbraio per quella cardiologica. Per quanto riguarda la risonanza magnetica “ho avuto conferme – ha dichiarato Gallizia – che siamo a buon punto e per la primavera 2016 dovrebbe entrare in funzione il servizio”.

L’assessore ha concluso affermando che: “non c’è Serracchiani che tenga alla nostra implosione territoriale causata da un costante spopolamento; non c’è politico di destra o sinistra che sia in grado di difendere un bacino che sarà sempre più risicato ed è quindi impensabile continuare a richiamare un azienda sanitaria tutta montana che non avrebbe gli abitanti necessari a reggere i costi e nemmeno per attirare professionisti”.

Scontro finale sull’altro ordine del giorno presentato dalla minoranza, ovvero quello legato agli attentati terroristici di Parigi e della Russia.

 

Per rivedere l’intera seduta di Consiglio a seguire il video: