“Addio Coopca, apro la mia macelleria a Paularo”
di DAVID ZANIRATO
Arredi, manutenzioni, attrezzature. Ed ancora contributi per comuni, piccole attività commerciali, aziende agricole, associazioni, cooperative e parrocchie. Ammonta a 550 mila euro il plafond stanziato quest’anno dalla Provincia di Udine a favore della montagna. In particolare delle aree più periferiche e marginali, quelle, nello specifico, che rientrano nelle fasce B e C. Caratteristiche del riparto, il numero dei beneficiari, la tipologia delle attività finanziate (con alcune testimonianze dirette), sono state descritte oggi dal presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini nella sede carnica dell’amministrazione provinciale.
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Del plafond complessivo, 155 mila euro sono stati assegnati per spese in conto corrente, 400 mila per investimenti. Le istanze finanziate sono state 221 (sulle oltre 350 pervenute), di queste 14 hanno riguardato amministrazioni comunali. Clicca qui per scorrere tutta la graduatoria fondo montagna
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STEFANO DE MARCO, DA COOPCA ALL’AUTOIMPRENDITORIALITA‘
Tra le ditte individuali cui è stato concesso un contributo in conto capitale (8.500 euro) vi è anche quella di Stefano De Marco, 47 anni, ex dipendente Coopca dall’ottobre scorso. Ha optato per la mobilità volontaria, scegliendo di non rimanere immobile di fronte alla crisi che ha coinvolto la cooperativa carnica e grazie alla sua esperienza pluri-ventennale di macellaio, ha deciso di aprire, dal prossimo gennaio, una propria Macelleria nel paese natale di Paularo, in via Marconi.
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GLI ALTRI BENEFICIARI
Presenti all’incontro anche alcuni amministratori locali di Treppo Carnico (l’assessore Simone Del Fabbro), Zuglio (il primo cittadino Battista Molinari che ha portato i saluti anche del collega Luca Boschetti, primo cittadino di Cercivento), Arta Terme (il sindaco Marlino Peresson), Mario Craighero (vicesindaco Ligosullo) che hanno ringraziato la Provincia per il contributo assegnato, un aiuto importante in un momento di difficoltà per le pubbliche amministrazioni, specie di montagna e di risorse sempre più insufficienti per far fronte ai tanti e vari impegni (manutenzione strade, scuole, cimiteri, …). Fontanini, al riguardo, ritiene necessario rivedere la ripartizione dei Fondi ordinari con nuovi parametri che tengano conto della situazione peculiare dei comuni montani.