FabLab, Coworking, cooperative di lavoratori in crisi: ecco tutti i vantaggi di Rilancimpresa
Tre regolamenti attuativi della legge Rilancimpresa FVG sui criteri e le modalità di concessione di incentivi alle imprese sono stati deliberati dalla Giunta regionale, su proposta del vicepresidente e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello.
“Ci siamo dotati di strumenti operativi importanti – ha commentato Bolzonello – che derivano dalla riforma Rilancimpresa. Si tratta di un pacchetto di provvedimenti che vuole contribuire a dare risposte sia alle situazioni di difficoltà sia alle nuove realtà imprenditoriali che nell’ambito dei coworking e dei Fab-lab possono trovare un terreno fertile per svilupparsi. Non vogliamo lasciare indietro nessuno, ma anche guardare con ottimismo alla fase che sembra aprirsi, guardando soprattutto alla nuova imprenditorialità e agli strumenti digitali per una nuova impresa innovativa”.
I regolamenti in questione riguardano rispettivamente il settore manifatturiero e terziario, con l’obiettivo del recupero di competitività per le imprese in difficoltà, e il sostegno dell’autoimprenditorialità in forma cooperativa in presenza di situazioni di crisi; il sostegno delle capacità manageriali delle microimprese e delle piccole e medie imprese; il sostegno del coworking e la promozione di nuovi Fab-lab (laboratori/officine per la produzione di servizi di fabbricazione digitale) per le microimprese e le piccole e medie imprese (Pmi).
I tre regolamenti prevedono un’intensità massima dell’incentivo pari al 50 per cento della spesa ammissibile. Gli incentivi sono concessi entro novanta giorni dalla presentazione della domanda e possono essere erogati in via anticipata fino a un massimo del 70 % dell’importo, che viene concesso tramite procedimento valutativo a sportello su base provinciale. La delega della gestione amministrativa è affidata a Unioncamere FVG che, a sua volta, in base alla legge regionale, procede con la subdelega alle singole Camere di commercio. L’impresa beneficiaria deve presentare la rendicontazione delle spese sostenute entro 26 mesi dalla data di ricevimento della comunicazione sulla concessione dell’incentivo.
Per quanto concerne il primo provvedimento (manifatturiero e terziario), le imprese in difficoltà possono ricevere contributi per l’acquisizione di consulenze finalizzate all’elaborazione di piani di ristrutturazione e rilancio aziendale. Sono ammissibili le spese per l’acquisizione di servizi di consulenza forniti da imprese iscritte al Registro delle imprese e/o da consulenti che svolgono attività professionale. La spesa ammissibile minima è fissata in 5mila euro, mentre l’ammontare massimo dell’incentivo concedibile è di 50mila euro.
Le cooperative di lavoratori colpiti dalla crisi, che al momento della domanda possono anche non essere ancora attive, possono ricevere contributi per l’acquisizione di consulenze specialistiche necessarie a valutare la fattibilità del progetto di costituzione della cooperativa e l’attivazione delle relative procedure di supporto nonché per l’affiancamento e l’accompagnamento della cooperativa per la gestione nella fase di avvio. In tale caso sono ammissibili le spese sostenute per l’acquisizione di servizi di consulenza forniti da imprese iscritte al Registro delle imprese e/o da consulenti che svolgono attività professionale oppure dalle associazioni di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo. Può essere finanziato inoltre il ricorso al manager a tempo per l’affiancamento e l’accompagnamento della cooperativa per la gestione della fase di avvio. Ferma restando la spesa minima ammissibile di 5mila euro, l’ammontare massimo dell’incentivo concedibile è di 50mila euro per l’acquisizione di servizi e consulenza specialistica e di 70mila euro per l’impiego del manager a tempo.
Il regolamento sul sostegno allo sviluppo manageriale delle piccole e microimprese prevede due tipologie d’iniziativa: l’acquisizione di servizi “manager a tempo”, per la quale si prevede un incentivo fino a 50mila euro, e l’assunzione per il primo periodo di attività, nel limite massimo dei 24 mesi, di personale manageriale altamente qualificato, per un incentivo regionale che può arrivare a 70mila euro. Nella graduatoria a sportello il punteggio minimo richiesto è di 18, ma nel caso di domande presentate da Pmi supportate da Friulia è sufficiente un punteggio di 15 per l’ammissione a incentivo.
Tre sono le linee di finanziamento stabilite dal regolamento sui contributi alle piccole e microimprese impegnate nel coworking (condivisione dell’ambiente di lavoro). Gli incentivi per l’acquisizione di servizi di coworking per lo svolgimento della propria attività economica d’impresa all’interno di uno spazio lavorativo condiviso sono indirizzati alle microimprese e possono ammontare ciascuno fino a 25mila euro. Il limite minimo di spesa è di 5mila euro. E’ orientato alle Pmi il contributo per la realizzazione di progetti che prevedono la creazione e l’attivazione o l’ampliamento di spazi di coworking. In questo caso, il limite minimo di spesa ammissibile rimane di 5mila euro, ma l’ammontare massimo dell’incentivo concedibile sale a 50mila euro.
Infine, sono previsti contributi per la creazione di nuovi Fab-lab le cui attività sono dirette a favorire l’aggregazione delle microimprese attorno a progetti di trasferimento tecnologico e innovazione. I beneficiari di questa categoria d’intervento sono i raggruppamenti temporanei d’impresa (Rti), le reti e i consorzi d’imprese – in tutti i casi composti per almeno il 50 per cento da microimprese -. Il limite minimo di spesa per poter richiedere l’incentivo è fissato in 10mila euro a fronte di un contributo massimo di 100mila euro che sale a 125mila euro in presenza di requisiti addizionali (legati al numero delle microimprese, all’appartenenza distrettuale, alla collaborazione con parchi scientifici e alla disponibilità di attrezzature e software).
“Questi regolamenti – ha concluso Bolzonello – completano l’attivazione delle risorse a beneficio delle attività produttive del nostro territorio in attuazione della strategia della Giunta definita con la legge Rilancimpresa FVG in un momento cruciale per sostenere i segnali positivi registrati dall’economia regionale”.