Bolzonello su Coopca: “Continuano a diminuire gli esuberi”
Il tema dell’occupazione, e più in generale quello delle Politiche a favore dell’area montana sono stati oggi al centro dell’incontro, avvenuto nel Palazzo della Regione a Trieste, tra la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello e l’assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti con le associazioni di categoria economiche e i rappresentanti sindacali confederali.
Il dibattito, incentrato sulla vicenda della Società Cooperativa Carnica di consumo (CoopCa), si è allargato alle necessità di trovare modelli di sviluppo in grado di rilanciare la montagna. “Un Tavolo utile – ha detto Serracchiani – per creare un coordinamento con le parti sindacali, la Regione e le associazioni di categoria con un focus sulla situazione occupazionale in montagna ma non solo, anche per comunicare gli strumenti a disposizione per riassorbire i dipendenti CoopCa, quali quelli per la formazione e la ricollocazione delle persone”. Strumenti che, ha ribadito la presidente, ci sono, così come ci sono le risorse: “ora dobbiamo tutti mettere insieme le forze”.
L’attenzione della Regione sull’area montana è alta e guarda anche oltre la crisi CoopCa anche per Bolzonello che ha voluto sottolineare come “la situazione non si stia esaurendo con la vendita dei negozi, non venga lasciata al mero espletamento delle pratiche burocratiche e, con questo Tavolo, partendo proprio dalla drammatica crisi della Cooperativa Carnica, estendiamo i ragionamenti per trovare percorsi capaci di rispondere alle esigenze della zona montana con le Politiche strategiche del Lavoro e dell’impresa grazie a tutti gli strumenti che sono stati messi in campo nell’ultimo anno”.
LA SITUAZIONE DEGLI ESUBERI
In particolare su CoopCa, Bolzonello ha specificato che rispetto a venti giorni fa il numero gli esuberi è diminuito; “attendiamo ora l’esito delle aste on line del prossimo 23 dicembre per capire i margini di miglioramento. Da quanto si è appreso da fonti sindacali il numero dei ricollocati attualmente è salito a 253 lavoratori, ai quali si dovrebbero sommare ulteriori posti di lavoro salvati attraverso le cessioni di altri punti vendita, la previsione è di arrivare a 220 esuberi rispetto ai 400 inizialmente stimati.
Una volta avuto il quadro complessivo anche attraverso i Centri per l’Impiego e un coinvolgimento del mondo imprenditoriale friulano si cercheranno azioni mirate per la riqualificazione e il ricollocamento delle persone”.
I PERCORSI DI FORMAZIONE
Ricollocamento che, ha quindi spiegato Panariti, potrà avvenire attraverso specifici percorsi di formazione in grado di rispondere alle esigenze manifestate dal tessuto imprenditoriale anche per un numero esiguo di persone. “La volontà – ha spiegato l’assessore – è quella di mettere immediatamente a disposizione gli strumenti già presenti e lavorare insieme per modellarli e individuarne degli altri”.
Lo sforzo da fare, secondo Panariti, è certamente quello di rispondere celermente all’emergenza, tuttavia tale sforzo va accompagnato da un disegno generale capace di qualificare ulteriormente l’Istruzione e la Formazione in quell’area. Panariti ha ricordato anche il bando per il Polo tecnologico professionale della Montagna, che mira a mettere in rete tutti gli attori per rafforzare le relazioni tra Istruzione, Formazione e imprese in modo innovativo e capace di progettare il futuro.
Un’attenzione specifica al territorio montano che verrà data anche all’interno della riorganizzazione dei Centri per l’Impiego in modo da affrontare con velocità le situazioni di difficoltà e migliorare ancora le relazioni con le imprese nella promozione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro.