No alla finale di Coppa Italia a Gemona. Pretto: “Dalla FIGC mancanza di chiarezza”
di BRUNO TAVOSANIS
Sfuma il sogno di Gemona di ospitare il prossimo 6 gennaio la finale di Coppa Italia di Eccellenza.
La scelta per la sede di Flaibano-Vesna è infatti caduta su Manzano, per la delusione dell’intera comunità locale, espressa ai microfoni di Radio Studio Nord dal presidente della Gemonese Pino Pretto.
“Sono delusissimo, era una grande occasione per Gemona nell’anno del 40° anniversario del terremoto, anche perchè in futuro sarà sempre più difficile ottenerla. Evidentemente la federazione non ha colto questa possibilità, nonostante l’amministrazione comunale, con in prima linea il sindaco Paolo Urbani, avesse messo a disposizione mezzi e risorse come mai prima d’ora era accaduto per la finale di Coppa Italia. Senza dimenticare che il 6 gennaio abbiamo l’appuntamento con il Tallero e quindi avremmo potuto offrire un evento sportivo e uno turistico per tutta la famiglia”.
Fra i motivi del no le condizioni del terreno di gioco.
“Molti non sanno che noi già da un mese ci alleniamo all’Aser, in borgata Stalis, proprio per preservare il manto erboso del “Simonetti”. Aggiungo, senza far polemica, che abbiamo giocato da poco a Manzano, dove il terreno non era poi uno spettacolo, la tribuna non è superiore alla nostra, la definirei una tribunetta, e oltretutto c’è una pista di atletica che, lo sappiamo, non è certo il massimo in uno stadio“.
Si è parlato anche dei ridotti posti auto del “Simonetti”.
“Il sindaco aveva ampiamente spiegato che sarebbero stati predisposti dei bus navetta. Ricordo che qualche anno fa ospitammo una partita con protagonisti gli azzurri vittorioso del Mondiale 1982. C’erano 1500 persone, molte delle quali arrivate allo stadio con il bus navetta, e non ci fu alcun problema. Anche 2 anni fa, quando giocammo contro la Triestina, ci furono più di 1000 spettatori ed andò tutto liscio“.
Le risulta che Flaibano e Vesna fossero contrarie a giocare a Gemona?
“Assolutamente no. Domenica scorsa abbiamo giocato in casa del Vesna e i dirigenti mi hanno detto che a loro Gemona andava bene. Per quanto riguarda il Flaibano, posso considerarla una società amica visto che l’allenatore è Max Rossi e la punta di diamante Marco Rossi, che ha giocato 8 anni con noi e penso gli sarebbe magari piaciuto ricevere la coppa nel suo ex stadio“.
Cambieranno ora i rapporti della Gemonese con la FIGC regionale e il presidente Toffoletto in particolare?
“Penso di sì, anche perchè mi ha dato fastidio la mancanza di chiarezza. Non si può infatti stabilire la sede a 15 giorni dalla finale, con nel mezzo tutte le festività. Si poteva decidere senza alcun problema ad inizio stagione. Poi non so se ci siano interessi dietro, perché mi sembra impossibile che a Gemona non si possa disputare una finale”.
L’AUDIOINTERVISTA A PINO PRETTO