La Cisl Alto Friuli invita la Regione a rivedere i confini dell’Azienda Sanitaria
Visto l’esito della discussione sul Piano attuativo locale dell’AAS n.3 “Alto Friuli-Collinare-Montana” che ha rimesso in luce le difficoltà di integrazione tra i vari comprensori riuniti sotto la stessa Azienda dalla riforma sanitaria regionale, la Cisl Alto Friuli propone alla Regione FVG di avviare un percorso condiviso per verificare la possibilità di un riequilibrio territoriale attraverso la ridefinizione dei confini dell’AAS n.3, che la riconduca al disegno iniziale da lei proposto e che prevedeva l’aggregazione del territorio comprendente i Distretti del sandanielese, del tarcentino, della Carnia e del gemonese, sicuramente più omogeneo dell’attuale.
“Fa piacere leggere le dichiarazioni del sindaco di San Daniele del Friuli, Paolo Menis – interviene Franco Colautti, segretario della Cisl Alto Friuli – che richiama ad una maggiore coesione ed una solidarietà tra territori; si tratta delle stesse posizioni che come sindacato avevamo sostenuto negli ultimi anni. Per questo chiediamo alla Regione di avviare un ragionamento per modificare l’assetto dell’Azienda n. 3 cercando di recuperare quelle affinità necessarie a permettere una efficace e solida organizzazione del sistema sanitario e socio-assistenziale nella zona collinare/montana a nord di Udine”.