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Post-fusione in perdita per l’Azienda Sanitaria di Alto Friuli e Collinare

Fa segnare la peggior performance tra tutte le Aziende sanitarie regionali, la AAS n.3 Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli in fatto di conto consolidato al 31 dicembre 2015, ovvero un “buco” da -30,315 milioni.

Una inevitabile inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti, quelli “pre” fusione tra l’azienda dell’Alto Friuli e le due “costole” dell’ASS n.4 del Medio Friuli.

ospedale san daniele 1
L’Ospedale di San Daniele

Il dato è stato reso noto a seguito dell’approvazione, da parte della Giunta Regionale, della contabilità del secondo semestre delle varie AAS che portano la perdita complessiva in FVG a 95,386 milioni di euro.

Secondo quanto ha fatto notare l’assessore regionale Telesca sulla stampa odierna, sono due le ragioni fondamentali di tale andamento: “il decremento dei contributi in conto esercizio rispetto al 2014», ma poi soprattutto «l’aumento dei costi della produzione, che registrano nel complesso un incremento del 4,39% rispetto al valore iscritto a preventivo e un aumento dell’1,62% rispetto al consuntivo 2014. E si tratta in special modo dei costi dei farmaci, per il trattamento dell’epatite C e per il trattamento di pazienti emofilici”.
A livello di parti (in questo caso i dati si riferiscono a fine giugno) l’Ospedale di San Daniele del Friuli si mantiene al terzo posto in regione con 447 nuovi nati, Tolmezzo invece 253.
A livello invece di occupazione di posti letto San Daniele ha fatto registrare l’aumento più consistente (+6,2%), portando il tasso di occupazione degli stessi all’89,7%. Cresce anche Tolmezzo (+1,3%) con occupazione al 73,6%.

IL COMMENTO DEL’ASSESSORE TELESCA

“I conti del Sistema sanitario FVG sono in ordine”: lo afferma l’assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca osservando come la “manovra sanità 2015” in Friuli Venezia Giulia sia stata governata “senza sforamenti di sorta”. Un sistema che ha dovuto certo fare i conti con spese, “non buchi”, sempre maggiori rispetto ad un costo della farmaceutica in incremento, “dovuta però all’esigenza di fornire ai nostri cittadini quei medicinali innovativi ma molto onerosi contro epatite C ed emofilia di cui dobbiamo farci carico come Sanità pubblica”.

“Un pianeta Salute, come quello del Friuli Venezia Giulia, che deve rispondere a queste necessità di cure, che, purtroppo, comportano un’incidenza significativa sulla spesa complessiva: per fronteggiare queste malattie – che consideriamo un dovere nei confronti dei nostri cittadini alle prese con queste gravi patologie – l’impegno finanziario per il 2015 è stato pari a quasi 25 milioni di euro”.

“Tutte le risorse finanziarie indispensabili sono state reperite, dapprima ovviamente con la manovra 2015, cui si sono aggiunte quelle destinate al settore nella manovra di assestamento di metà anno e, quindi, con i circa 30 milioni di euro destinati ad ottobre scorso”, ha sottolineato l’assessore Telesca. “Ora si apre un 2016 fondamentale per la Sanità regionale, in cui si dovrà mettere mano alla riorganizzazione delle Aziende e all’istituzione dei Centri di assistenza primaria: sfide – ha concluso l’assessore – che ci potranno permettere di passare sempre più a una sanità territoriale”.