Risiko idroelettrico, Sel “gira” subito a Edison le centraline friulane
A poche ore di distanza dalla notizia che Edipower ha ceduto formalmente a Sel-Alperia tutto il pacchetto delle centrali idroelettriche del nucleo del Friuli Venezia Giulia, eccetto quelle di Somplago e Ampezzo, arriva la conferma di quanto i Comitati carnici avevano pronosticato, ovvero la “partita di giro” tra la stessa Sel e Edison (controllata dai francesi di EDF) con merce di scambio le centraline friulane.
In un comunicato ufficiale si spiega infatti che Edison e Sel hanno raggiunto un accordo che prevede lo scambio tra le partecipazioni di Edison in Hydros e SelEdison in provincia di Bolzano e gli impianti idroelettrici di Sel in Friuli Venezia Giulia. “Con questo accordo, che verrà concluso nelle prossime ore – si legge – Edison si rafforza nell’idroelettrico, settore chiave nella strategia di sviluppo della società, e allunga la vita media del proprio portafoglio idroelettrico riducendo i rischi legati ai rinnovi delle concessioni. Positivo l’impatto atteso sui conti già a partire dal 2016”.
L’operazione ha un valore totale di circa 190 milioni di euro e prevede che Edison rilevi il nucleo idroelettrico di Cellina da Sel cedendo in cambio le proprie partecipazioni pari al 40% di Hydros e al 42% di SelEdison. Con tale operazione Edison, che avrebbe deconsolidato entrambe le partecipazioni nel 2016, consoliderà invece la società che detiene il nucleo di Cellina con un impatto positivo sull’Ebitda di circa 30 milioni di euro all’anno. Il closing dell’operazione è previsto entro il primo trimestre 2016.
“L’asset idroelettrico è strategico per la nostra società. L’accordo di oggi conferma l’impegno di Edison nel settore della generazione idroelettrica e testimonia l’intenzione di Edison di essere parte attiva nel consolidamento dell’industria elettrica italiana – dichiara Bruno Lescoeur, amministratore delegato di Edison -. Vogliamo allungare la vita delle concessioni dei nostri impianti e sviluppare ulteriormente il parco idroelettrico di Edison anche attraverso operazioni come questa, con la quale da un lato cediamo delle partecipazioni finanziarie dall’altro acquisiamo nuove centrali. Questa operazione è il frutto del forte legame tra Edison e il territorio dell’Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia – continua Lescoeur -. La collaborazione con Sel è stata da sempre positiva e continuerà a esserlo anche in futuro grazie a nuovi accordi di cooperazione industriale tra le due società.”
Il nucleo idroelettrico sul torrente Cellina, le cui concessioni scadranno nel 2029 – informa ancora la società controllata dai francesi di EDF – comprende 23 impianti tra large e mini-idro, in provincia di Pordenone, per una potenza installata totale pari a 90 MW. Gli impianti di Cellina sono entrati nel perimetro di SEL a seguito di una ridefinizione dell’assetto proprietario di Edipower, di cui Edison è stata azionista al 50% fino al 2012.
Attiva nel settore idroelettrico dal 1898, Edison vanta un’esperienza consolidata nella produzione di energia rinnovabile. La presenza nell’area del Nord Est risale alla fine degli anni ’20 con l’impianto di Prati di Vizze, cui seguì nel periodo immediatamente precedente e successivo alla Seconda Guerra Mondiale, la forte espansione dell’idroelettrico.
Attualmente Edison è presente in Friuli Venezia Giulia con gli impianti Valina, Chievolis, Meduno, Colle e Istrago in Val Meduna cui si aggiunge ora il nucleo idroelettrico sul Cellina e i mini impianti delle province di Udine e Gorizia. Il parco idroelettrico Edison è composto da 47 centrali per una potenza installata di 1,4 GW. Nel 2014 le centrali idroelettriche Edison hanno prodotto 5 TWh di energia elettrica, pari al 28% della produzione totale di Edison.