Il Friuli si candida ad ospitare i Campionati mondiali di Deltaplano del 2019
Un grande lavoro di squadra per un grande obiettivo: far sì che nel 2019, nei cieli del Friuli Venezia Giulia, vada in scena il XXII campionato mondiale di deltaplano, la più importante competizione ufficiale in assoluto in questa disciplina.
Un progetto articolato, che per la prima volta includerebbe nell’area di gara territori estremamente variegati ed estesi su tre nazioni (Italia, Slovenia e Austria), l’utilizzo della nuova tecnologia Live Tracking per seguire le prodezze dei piloti e un evento nell’evento realizzato con il supporto di oltre un centinaio di volontari, queste le carte che il Friuli Venezia Giulia mette in tavola per convincere la Federazione Aeronautica Internazionale a prediligere la candidatura friulana, che sarà ufficialmente presentata a Losanna il prossimo febbraio.
Forti della riconosciuta capacità organizzativa messa in luce nel 2012 in occasione dei Campionati Italiani e del fatto che la regione sia ormai conosciuta e apprezzata dai praticanti del volo libero, il Team Volo Libero Carnia, il Volo Libero Friuli ed altri sei club, in collaborazione e con il sostegno dell’amministrazione regionale, comuni, enti ed associazioni, si stanno preparando per sfruttare al meglio un evento che avrà centro operativo a Tolmezzo, ma che coinvolgerà tutta la nostra regione, offrendo ai piloti la possibilità di spingersi fino in Veneto, Trentino Alto Adige, Slovenia e Austria.
Nel caso in cui la proposta friulana risultasse la prescelta, il ritorno turistico e d’immagine sarebbe notevole per l’intero Friuli Venezia Giulia. Infatti, sarebbero circa duecento le persone – piloti e staff tecnico delle varie nazionali – presenti in regione per tre settimane nel 2019 e due settimane nel 2018, in occasione dei pre-mondiali, una sorta di prova generale ritenuta molto importante da ogni concorrente per poter migliorare il proprio punteggio e conoscere l’area. Da considerare che la manifestazione richiamerà in regione accompagnatori, familiari e appassionati, in grado di apportare un indotto diretto stimato in circa € 500.000.
Tuttavia, l’auspicio degli organizzatori è quello di dar vita ad un progetto che coinvolga il territorio e che porti ricadute sul lungo periodo, permettendo di dare nuovo slancio alle attività esistenti e di predisporre strutture ed attività che resteranno operative in futuro, creando prospettive occupazionali per i residenti.
Sarà dispiegata una consistente forza lavoro al fine di dare grande visibilità a livello nazionale ed internazionale ad un evento che si preannuncia spettacolare, valorizzando l’aspetto tecnico sportivo e l’intera area regionale. Infatti, le singole prove saranno predisposte in modo da permettere ai piloti di volare dalle Alpi alla pianura, dall’Adriatico alle Dolomiti, spaziando su tutte quattro le provincie e tra zone climatiche che, seppur vicine, offrono condizioni di volo molto diverse, fattore che permetterebbe di ovviare a condizioni meteorologiche non favorevoli.
Inoltre, saranno organizzate una serie di attività collaterali mirate a valorizzare il territorio e la cultura friulana.
L’intera Regione si sta mobilitando per presentare a febbraio in Svizzera un progetto unico e spettacolare, volto ad offrire un’esperienza irripetibile e coinvolgente ai piloti e a tutti gli appassionati di questo sport, che si è già rivelato un enorme risorsa a livello sportivo e commerciale, tanto che negli ultimi cinque anni il Friuli Venezia Giulia è stata la regione italiana che ha registrato il maggior incremento di praticanti del volo libero.
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