Il prefetto blocchi la trasformazione del Pronto Soccorso di Gemona
Bloccare subito la trasformazione del Pronto Soccorso di Gemona in Punto di Primo Intervento. A chiederlo, con una lettera inviata ufficialmente in questi giorni al prefetto di Udine Vittorio Zappalorto, il consigliere comunale gemonese Paolo Copetti (Urbani sindaco per Gemona).
Nella sua comunicazione al prefetto, Copetti, alla luce soprattutto di alcuni fatti di cronaca, da poco successi, invita il Prefetto ad intervenire immediatamente, stoppando la decisione annunciata dal DG dell’ AAS3 dottor Benetollo, alla presentazione del Pal aziendale, alla conferenza dei Sindaci, che dovrebbe scattare il 31 marzo prossimo.
“Recentemente purtroppo – scrive Copetti – si sono verificati alcuni episodi, come lei è certamente a conoscenza, in cui i mezzi di soccorso non sono arrivati nei tempi previsti dal piano emergenze, da poco approvato dalla giunta regionale. Questo prova in maniera eclatante e senza ombra di dubbio che questo piano, per quanto riguarda il Gemonese e i limitrofi è totalmente inadeguato e richiede uno stop immediato”.
A seguire Copetti richiama l’attenzione sull’antisismicità della struttura gemonese rispetto a diversi ospedali che invece sono stati salvaguardati dalla riforma. Con il ridimensionamento dell’ospedale San Michele, molti cittadini del gemonese ma anche del Canal del Ferro, Valcanale e Tarcentino dovranno fare riferimento a altre strutture che non garantiscono lo stesso grado di sicurezza: “La nostra è una delle aree sismiche più importanti della regione – scrive ancora Copetti – e i suoi abitanti sono giustamente preoccupati rispetto a questi tagli. I cittadini di Gemona, nel caso specifico, hanno paura per queste scelte inique e squisitamente politiche. Ritengo opportuno e necessario un immediato stop alla riconversione del San Michele e dei suoi reparti soggetti a riforma, in particolare il pronto soccorso e l’area di emergenza”