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L’assessore Torrenti su Austria e Schengen: “Un segnale all’Europa”

Gianni Torrenti
Gianni Torrenti

“L’Austria sta aumentando la pressione sull’Unione Europea per sollecitare un intervento più deciso e sulla gestione dei transiti. Non inquadrerei in altra maniera l’annuncio del cancelliere Faymann sulla paventata sospensione temporanea delle regole di Schengen sulla libera circolazione e non strumentalizzerei altrimenti la questione, ricordando che comunque la politica di singoli Stati non risolverà la problematica dei flussi, per la quale occorre una politica coerente e coesa di tutta l’Unione”.

Lo commenta l’assessore regionale alla Solidarietà e all’Immigrazione Gianni Torrenti, ricordando che la gestione dei flussi in Austria riguarda flussi esponenzialmente alti. “L’Austria registra in un solo giorno i transiti che in Friuli Venezia Giulia contiamo in due o tre anni”.

“Si tratta quindi di una questione completamente diversa da quella che viene affrontata in regione”, aggiunge Torrenti, facendo notare tra l’altro che controlli più stringenti ai confini interni dell’Unione Europea, “in modo irresponsabilmente sollecitati come panacea ai problemi dell’immigrazione da alcune forze politiche, penalizzerebbero i Paesi che si affacciano sul Mediteranneo come l’Italia e la Grecia, che nei tratti di mare non possono ovviamente garantire la medesima capacità di controllo”.

“Ciò che invece occorre fare è continuare a lavorare per dare risposte concrete, così come ha fatto e continua a fare la comunità regionale. Con questo lavoro diffuso e di rete finora in Friuli Venezia Giulia è stato possibile fare fronte anche nelle situazioni di maggiore pressione”, conclude Torrenti.

COSA PUO’ SUCCEDERE AI CONFINI DEL FVG

Se oltreconfine non sono ancora ben chiare le disposizioni operative che il Governo di Vienna metterà in campo dopo le dichiarazioni del Cancelliere, in Friuli Venezia Giulia non rimane che attendere.

“Le autorità carinziane ci hanno spiegato che non hanno avuto indicazioni di potenziare i controlli lungo la fascia confinaria con il nostro Paese”, ha confermato la dirigente della IV Zona Polizia di Frontiera, Irene Tittoni alla stampa locale, dopo aver preso contatto con la polizia d’oltreconfine. “La situazione è tranquilla – aggiunge – ma restiamo vigili anche i prossimi giorni per capire cosa succede”.