Tatuaggi e piercing, la Regione modifica il regolamento
Parere favorevole, con dei suggerimenti, della III Commissione consiliare presieduta da Franco Rotelli (Pd), presente l’assessore Maria Sandra Telesca, alle modifiche che bisogna apportare al regolamento di attuazione della legge regionale sulle attività di tatuaggio e piercing (LR 7/2012) dopo che il Tribunale amministrativo regionale (Tar) ha parzialmente accolto il ricorso di una associazione tatuatori contro alcune delle disposizioni.
Tra le modifiche che la Giunta ha deciso di inserire, è stato cancellato il dispositivo meccanico di foratura quale metodo di esecuzione dei piercing; è stato specificato che, qualora l’operatore utilizzi monili non in confezioni monouso, deve garantirne la sterilità; se la sterilizzazione è eseguita dall’operatore, deve essere effettuata usando un’autoclave a vapore idonea a sterilizzare strumenti cavi e porosi; è stata fatta una distinzione tra tatuatori e operatori di piercing nel loro percorso formativo; si sconsiglia di farsi eseguire piercing 6-12 mesi prima di una gravidanza programmata, durante la gravidanza e durante l’allattamento.
Per la formazione degli operatori, Renata Bagatin (Pd) ha poi proposto di avvalersi di docenti delle Aziende sanitarie della regione per le materie igienico-sanitarie, e l’obbligo di un corso di aggiornamento ogni tre anni. Alcune riflessioni sono state suggerite anche da Alessandro Colautti (Ncd), ad esempio sulla possibilità di condividere alcune spese quando il centro tatoo utilizza gli spazi con attività similari come un centro di bellezza. Andrea Ussai (M5S), invece, si è soffermato sul periodo dei 6-12 mesi prima di una gravidanza.