Rotonda al Casello di Osoppo, Revelant (AR): “Regione silente da un anno”
“Non solo sul piano politico, ma addirittura su quello istituzionale l‘assessore regionale ai Lavori pubblici Maria Grazia Santoro si trincera dietro il silenzio e non dà risposte dall’aprile del 2015 a una mia interrogazione con la quale volevo conoscere quali iniziative la Giunta intendesse percorrere per la realizzazione della rotonda e dell’area di parcheggio e interscambio all’uscita del casello autostradale di Osoppo, così da garantire la sicurezza nelle manovre di immissione sulla SP 49 Osovana e rimuovendo di fatto gli alti elementi di rischio in un’area industriale così importante”.
A intervenire è il vicecapogruppo di Autonomia Responsabile in Consiglio regionale Roberto Revelant, che per ottenere una risposta ha dovuto richiamare il regolamento interno del Consiglio interessando gli uffici preposti. “A quasi un anno di distanza – commenta Revelant – è evidente che l’assessore Santoro, molto impegnata nel suo continuo tour di inaugurazioni in tutta la regione, ritenga di poca importanza un’area industriale come quella di Osoppo che necessità di questi interventi. Non vorrei che la disattenzione dell’assessore fosse dovuta all’assenza di Comuni filogovernativi e non allineati al Governo della Regione”. “Come avevo già sottolineato nell’interrogazione dello scorso aprile, l’opera è già inserita nel piano infraregionale del CIPAF e pertanto non necessita di interventi urbanistici pianificatori, non richiede espropri e non è vincolata alla realizzazione del collegamento con la Cimpello-Gemona, di cui oramai nemmeno se ne parla più”.
“Il silenzio dell’assessore non può essere tollerato – chiosa Revelant – per questo sono stato costretto a un richiamo ufficiale sul rispetto del regolamento. L’assessore non scarichi su altri la responsabilità, Provincia o Autostrade per l’Italia, perché proprietarie dell’arteria, perché con le UTI sappiamo già che le competenze sulla viabilità principale verranno trasferire alla regione (Strade FVG), ma apra un tavolo serio per la progettazione e programmazione dell’opera.”