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Migranti, Tarvisio o Brennero, dove l’hotspot? Alfano: “Stiamo valutando”

“Alla fine di questa giornata di lavoro Schengen è salva per ora. Abbiamo poche settimane per evitare che si dissolva tra gli egoismi nazionali”. Su Schengen “a mio avviso fino a maggio siamo in tempo per ragioni tecniche e politiche. Occorrerà lavorare perché non si dissolva”: così il ministro dell’Interno Angelino Alfano al termine della riunione Ue ad Amsterdam.

“A tutti quelli che credono che per l’Italia la soluzione sia chiudere Schengen – ha aggiunto Alfano – al di là dei principi generali, dico: ma si rendono conto o no che non possiamo mettere il filo spinato nel mar Mediterraneo e nemmeno nell’Adriatico e il danno economico sarebbe enorme?”.

Per la realizzazione “degli hotspot stiamo valutando anche l’area del nord-est perché dobbiamo tenerci pronti ad un’ipotesi di flusso dalla frontiera nord-est a seguito della rotta balcanica” ha detto ancora il ministro dell’Interno. Alla domanda se si stia pensando a Tarvisio o al Brennero, Alfano ha risposto: “stiamo valutando”.

Dal canto suo il Ministro dell’Interno austriaco, Johanna Mickl-Leitner, ha dichiarato che Schengen “sta per saltare. Ciascuno è consapevole che l’esistenza dello spazio Schengen è in bilico, e che deve succedere qualcosa velocemente”, ha affermato.

Nei giorni scorsi il sindaco di Tarvisio, Renato Carlantoni, in un intervista a Il Giornale era tornato a paventare il rischio che la cittadina della Val Canale possa essere scelta per ospitare un centro di accoglienza.

IL COMMENTO DELL’ASSESSORE REGIONALE TORRENTI

Garufi Serracchiani Torrenti“E’ giusto e apprezzabile che in una fase di calma il Governo presti preventiva attenzione a territori del Nordest che potrebbero essere coinvolti da un eventuale aumento dei flussi”. Lo ha affermato l’assessore regionale all’Immigrazione del Friuli Venezia Giulia Gianni Torrenti, commentando le parole del ministro dell’Interno Angelino Alfano.

“Nei giorni scorsi – ha ricordato Torrenti – c’era stata una richiesta di attenzione supplementare nei confronti del Governo da parte di Trentino e di Alto Adige/Südtirol, ma attenzione, precauzione e valutazione non significano allarme. In questi giorni i flussi sono regolari ma modesti, e non danno alcun segno di incremento, mentre continua a non esserci alcuna conferma riguardo la realizzazione di hotspot in Friuli Venezia Giulia”. “In linea generale noi appoggiamo la richiesta di revisione del Trattato di Dublino, in modo da permettere che i profughi siano direttamente incardinati nel sistema di accoglienza del Paese di destinazione finale – ha concluso l’assessore – in cui intendono richiedere asilo”