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L’opposizione di Arta: “Giunta senza idee sul futuro delle Terme”

“Si procede comunque tra indifferenza e assenza di progettualità, evitando di affrontare metodologicamente la questione”. Questo il pensiero che il gruppo consiliare di opposizione di Arta Terme esprime sulla maggioranza del comune termale in merito alla vicenda Terme di Arta.

termearta“Ma quale sia la direzione verso cui si prosegue, quali siano le scelte strategiche a lungo termine che il sindaco Peresson e la sua giunta si impegnano ad attuare purtroppo non è un dato pubblico – proseguono i consiglieri in una nota -. Si sa che fino al 31 marzo le terme sono state affidate a Promoturismo con il supporto di Carnia Welcome e viene comunicato che il Comune sta procedendo alla stesura di un nuovo bando di affido. Ma nelle parole del Sindaco, udite in occasione di un recente incontro pubblico con gli operatori della ricettività locale, pare non vi siano idee chiare nemmeno sui servizi essenziali che il nuovo gestore dovrà garantire, dato che è stata messa in dubbio persino la necessità di disporre di un complesso termale con caratteristiche sia ludiche che curative”.

“Ma questa giunta comunale si rende conto di come sta procedendo e di quanto di fatto non stia facendo? – si chiedono ancora – . Quali linee di indirizzo concrete, quale progettualità sta comunicando al territorio, agli imprenditori locali, alle famiglie, ai lavoratori e ai cittadini affinché questi possano concretamente basare su elementi tangibili (decisioni, crono programmi, veri elementi di riferimento) le proprie scelte, le proprie strategie e, nel caso delle aziende turistiche, i propri piani di sviluppo? E ci si chiede: possibile che in oltre sei mesi di tempo (dal 15 luglio – data della comunicazione del recesso della Città di Udine – ad oggi) proprio a nessuno tra Giunta comunale, Comunità Montana della Carnia, Regione FVG sia venuto in mente che al massimo entro il 15 gennaio doveva essere pronto anche un “piano B”, con un nuovo bando di affido delle terme già pubblicato?”

“Non è che si stia procedendo appositamente con lentezza anche per prendere tempo? – mettono in dubbio ancora dalla minoranza -. Magari verso una soluzione che porti a una cordata locale, se non a un consorzio turistico, cui affidare per le vie brevi una gestione del solo wellness, comunque con il supporto diretto o indiretto di fondi pubblici, ignorando totalmente quale sia il valore aggiunto di queste terme montane, ossia l’acqua sulfurea e le sue proprietà terapeutiche? E ciò, senza considerare quanto indirettamente emerso nella precedente gestione, attuata da un attore titolato e ricco di professionalità: che le Terme di Arta potrebbero avere una conduzione privata (se pur non ad alto profitto)”.

“Ciò, a patto che il bilanciamento dei costi degli investimenti comunali sugli immobili e sull’area termale non ricadano sul gestore delle terme e che tutti gli enti pubblici preposti si adoperino concretamente, secondo un piano unico e condiviso, alla valorizzazione e al rilancio delle sole terme montane del Friuli Venezia Giulia. Come minoranza – concludono –  non condividiamo l’atteggiamento di “sostanziale passività e assenza di propositività” con cui Sindaco e Assessore competente stanno agendo e denunciamo l’assordante silenzio che Peresson e la sua Giunta manifestano nei nostri confronti: mai un coinvolgimento, non una commissione, mai un vero passaggio chiarificatore in Consiglio o una discussione attenta e partecipativa delle problematiche, in altre parole, il nulla. Ma di fronte a questo “nulla”, alla totale assenza di strategie, alla mancanza di umiltà che porta necessariamente a un confronto e all’attuazione dei principi della democrazia, per noi c’è una sola considerazione da fare: questa giunta comunale è inadeguata, sarebbe opportuno si dimettesse subito” chiosano i consiglieri.