La FIM Cisl su Automotive Tolmezzo: “Tra i primissimi posti in Italia per efficienza”
Nella giornata di mercoledì 3 febbraio, presso la sede di Roma i gruppi FCA e CNHI hanno comunicato alle segreterie nazionale di FIM-CISL, Uil, Fismic, Aqcf e Ugl i risultati per tutti gli stabilimenti Italiani del Premio di Efficienza 2015, previsto nell’accordo di gruppo del 7 luglio 2015. Ed anche in questo caso – come si era appreso recentemente in fatto di assunzioni/stabilizzazioni – lo stabilimento Automotive Lightingh – Magneti Marelli di Tolmezzo si è piazzato tra i primissimi posti in Italia con una percentuale del 7%, rispetto ad una media efficienza tra tutti gli stabilimenti del gruppo, pari al +4,5%. A renderlo noto la FIM Cisl Udine nello stesso giorno in cui in Carnia è salito Maurizio Landini, segretario generale della FIOM Cgil che invece ha contestato tale accordo.
“L’accordo – ricorda Fabiano Venuti, responsabile Alto Friuli per la FIM Cisl Udine – riguarda gli oltre 86.000 dipendenti di FCA e CNHI e ci ha consentito di dare incrementi salari oltre il tasso d’inflazione che avrebbero praticamente comportato aumenti non superiori a 28€/30€ lordi annui (inflazione 2015 è pari 0,1%). Già nel corso del 2015 – precisa – è stata erogata la parte fissa del premio di reddittività pari a 330€ che supera ampiamente i 28€ legati all’inflazione previsti dal vecchio sistema; ora dopo l’incontro di ieri è stata aggiunta anche l’altra quota salariale 2015 riferita al Premio di Efficienza di stabilimento”.
Considerando il caso degli operai di prima fascia, a Tolmezzo – fanno sapere sempre dalla FIM – ai 308 euro del fisso di reddidività annuo, si sono aggiunti 1.230 euro del premio variabile per un ammontare complessivo di 1.538 euro.
“Non era accettabile che a tassi d’inflazioni vicino allo zero gli aumenti salariali, anche se in paga base, fossero praticamente pari allo zero – aggiunge Venuti -. Si sono cercate strade nuove, un sistema contrattuale per il gruppo FCA e CNHI in grado di introdurre un sistema salariale capace di erogare importi salariali più consistenti collegandoli all’andamento aziendale”.
Per il Segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli si sono “smontati i due falsi miti che hanno sempre spiegato che per difendere la manifattura in una economia matura come la nostra era necessario ridurre i salari e deteriorare le condizioni di lavoro. La vicenda FCA e CNHI dimostra che le condizioni di lavoro sono migliorate e possono migliorare ancora e i salari sono incrementati”.