Federalberghi, poche disdette in montagna nonostante la latitanza della neve
Un inverno, quel del 2016 che, per ora, non ha regalato molte precipitazioni nevose. Anche se, al momento, la montagna, in termini di arrivi e presenze, sembra non risentirne. I gruppi e le famiglie che ormai avevano prenotato, continuano ad arrivare. Quest’anno i turisti provengono per la maggior parte da Repubblica Ceca, Croazia e Slovenia, sia in Carnia, allo Zoncolan, a Forni, oltre che nella Valcanale e Canal del Ferro.
“Abbiamo avuto un periodo di bel tempo e clima relativamente mite, durante le festività natalizie. Questo ha portato in montagna persone che hanno goduto di una condizione inusuale ma assai piacevole: Natale e ed un Capodanno all’insegna delle passeggiate e del bel tempo. Con ottimi risultati per gli alberghi – spiega Paola Schneider, presidente di Federalberghi FVG -. Una condizione, quella vissuta durante le feste, che sta continuando fino ad ora: poca neve, belle giornate, temperature non eccessivamente basse per il momento, non abbiamo assistito a disdette o tonfi in termini di arrivi e presenze, i gruppi e le famiglie che avevano prenotato in montagna le loro vacanze, continuano ad arrivare. Stabili per ora presenze ed arrivi. Penso che ci si debba abituare a queste particolari condizioni meteorologiche, oltre che adoperarci per organizzare attività che prevedono l’assenza di neve. E’ inutile negare che ci troviamo in un periodo storico in cui le condizioni del clima si stanno profondamente modificando, tanto che gli esperti prevedono una riduzione del 20% delle piogge, con un innalzamento delle temperature. Ovviamente, non è ancora chiaro se questa sia ormai una tendenza, o conseguenze di situazioni isolate nel tempo, certo è che, nell’incertezza, è bene predisporre un piano B, per non trovarsi poi impreparati“.
Altro tema legato a doppio nodo al turismo in montagna, sono le Terme di Arta: “E‘ garantito il servizio e l’apertura del complesso termale fino al 30 marzo. Indiscutibile è la preoccupazione per ciò che potrà accadere dopo – spiega Schneider -. Mai come ora si percepisce maggiore entusiasmo e voglia di creare qualcosa di nuovo in termini di offerta e servizi per il turista in montagna, come dimostran le numerose iniziative di Sella Nevea, la realizzazione della piscina a Tarvisio all’Hotel Il Cervo aperta anche ai residenti, e l’idea da parte delle amministrazioni comunali di Tarvisio e Malborghetto di creare un’altra piscina a servizio dei due territori comunali. Oltre che le innumerevoli iniziative in Carnia, come il recente Carnevale di Sauris che ha fatto registrare un numero davvero importante di visitatori. Sono diversi i giovani che hanno deciso di mettersi in gioco nel settore turistico della nostra regione. Si respira desiderio di fare e questo è un bene”.
Da sottolineare inoltre un altro fenomeno: “Viste le temperature miti di questo inverno e le belle giornate, molti turisti hanno privilegiato anche le visite alle città d’arte, di più che in periodi invernali passati – conclude Paola Schneider -. Si è registrato un maggior numero di visitatori anche nei centri per così dire minori, per esempio a Sacile, meta di visite ai palazzi ed alle chiese di cui è ricchissima la cittadina ai confini con il Veneto. Conferme invece per Aquileia, Cividale, Trieste”.