Basket, Fagagna fa suo il derby contro Il Michelaccio San Daniele
IL MICHELACCIO SAN DANIELE DEL FRIULI – BLUE SERVICE FAGAGNA: 62-68 (9-8, 20-24, 44-45)
IL MICHELACCIO SAN DANIELE: Tamigi 1, Pellarini 8, Colutta 2, Polo 6, Scagnetti n.e., Bortoluzzi 11, Tosoni 5, Domini n.e., Ellero 9, Dijust 20. Allenatore: Sgoifo A.
BLUE SERVICE FAGAGNA: De Monte, Manzon 10, Castellano 5, De Simon 26, Bardini 5, Campanotto 13, Minute 6, Ferigutti, Colussi n.e., Boaro 3. Allenatore: Musiello E.
Note: Usciti per 5 falli Colutta (San Daniele) e Minute (Fagagna).
di Sara Puntel
Derby doveva essere e derby è stato. Davanti a una splendida cornice di pubblico, sempre corretta nei confronti di avversari e arbitri il Michelaccio San Daniele e la Blue Service Fagagna hanno dato vita ad una partita molto combattuta sempre intensa ed avvincente fino alla fine.
Coach Sgoifo recupera Pellarini che parte però dalla panchina, ma non Simonutti e Bertoli, mentre Fagagna si presenta tirata a lucido e con tutti i suoi atleti presenti, salvo Munini.
Primo quarto contraddistinto da tanto agonismo, ma con tanti errori e il tabellone sulla prima sirena segna un punteggio risicato: 9 – 8.
Le due squadre lottano su ogni palla e cercano di prendere il sopravvento, giocando in maniera abbastanza speculare: San Daniele mostra di non essere in forma, sbagliando tanti tiri aperti, ma i ragazzi di Caoch Sgoifo hanno il merito di rimanere comunque concentrati, senza disunirsi, continuando a lottare in difesa.
Dall’altra parte la Blue Service che si affida alle magie di un De Simon in versione stellare, intorno al quale girano, consapevoli dei loro ruoli tutti i compagni. È proprio il folletto di Coach Musiello a propiziare il primo strappo degli ospiti, con 5 tiri liberi consecutivi a fine secondo quarto (per lui sarà un fantastico 14 su 14 dalla linea della carità, alla fine del match) per il 20 – 24 esterno all’intervallo lungo.
San Daniele fa fatica in attacco con i soli Bortoluzzi e Dijust a segnare con continuità.
Il terzo quarto è sicuramente il più bello, con il pubblico che si accende sugli spalti ed in campo i giocatori a dare il massimo, sempre in maniera corretta e leale: è ancora De Simon, con 9 punti consecutivi, ben coadiuvato da un precisissimo Manzon, a creare il primo vero vantaggio della partita, con Fagagna che tocca il + 9 a metà parziale.
Il Michelaccio non sta bene in troppi dei suoi uomini chiave, ma l’orgoglio che ha sempre contraddistinto il gruppo non bada a stanchezza o infortuni: è proprio il suo capitano Pellarini a suonare la carica, con una bomba e un arresto e tiro preciso, ai quali seguono i canestri di un indiavolato Dijust e di un Tosoni concretissimo, per l’aggancio e addirittura il sorpasso, in prossimità della terza sirena che poi si chiude ancora con una bomba di Manzon, per il 44 – 45 esterno.
Ultimo quarto combattutissimo con Fagagna che mantiene sempre un minimo vantaggio, ma San Daniele che ribatte colpo su colpo fino agli istanti finali: De Simon è immarcabile e dalla lunetta non sbaglia un colpo, dall’altra parte è invece il trio Pellarini, Bortoluzzi, Dijust a crederci fino alla fine.
Ultimi 10 secondi con Manzon in lunetta che però sbaglia il primo libero e insacca il secondo per il +3 esterno e pronto time-out per Coach Sgoifo. Il coach sandanielese disegna la rimessa per cercare la bomba del pareggio e l’esecuzione sul campo porta Bortoluzzi a prendere un ottimo tiro frontale che ai più sembra dentro, ma il ferro beffardo respinge di un niente: il rimbalzo va a Fagagna che chiude ancora dalla lunetta e con il canestro finale sul rimbalzo di Campanotto.
Fagagna ha meritato la vittoria, giocando una partita oculata e determinata. San Daniele ha lottato come ha potuto senza risparmiarsi in nessuno dei suoi giocatori, in un momento nel quale in tanti stanno pagando il grande lavoro svolto fino ad ora.
Menzione di merito ai signori in grigio che hanno controllato con personalità e qualità una partita sempre leale e corretta, ma non facile da arbitrare.
Pubblico in piedi ad applaudire tutti gli attori della sfida in quella che, alla fine, è stata una vera festa del basket.