Accordo interregionale sul prelievo legnoso in ambito boschivo
Salvare le foreste dall’abbandono facendo ricorso a una gestione moderna e sostenibile, affidando il compito anche a imprese private operanti nella filiera foresta-legno. E parallelamente favorire un maggior utilizzo del materiale proveniente da boschi autoctoni e promuovere il Made in Italy dei prodotti a base di legno di origine nazionale.
Sono questi alcuni degli elementi che caratterizzano l‘Accordo interregionale sul prelievo legnoso in ambito boschivo e sulla filiera legno, firmato quest’oggi in Fiera a Verona dall’assessore regionale alle Risorse agricole e forestali del Friuli Venezia Giulia Cristiano Shaurli, dai colleghi di Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Umbria, Veneto e delle Province autonome di Trento e Bolzano, da numerosi altri partner economici della filiera, tra cui il vicepresidente nazionale di Federlegno Paolo Fantoni.
Il documento, siglato nell’ambito della manifestazione Progetto Fuoco e del convegno Politica forestale e professionalità del mondo imprenditoriale. Come dare valore al Bosco Italiano, costituisce un atto di indirizzo politico e programmatico per il comparto della filiera foresta-legno. Il suo intento è quello di dettare, per i prossimi anni, l’agenda in tema di gestione del patrimonio boschivo e della green economy.
Ad aprire la strada all’Accordo territoriale sono state inizialmente le Regioni Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Veneto, le quali avevano sottoscritto tempo addietro a Venezia un’intesa per la valorizzazione della produzione pioppicola. Da qui l’allargamento di quest’oggi a una serie di altri territori che hanno chiesto di poter aderire all’iniziativa.
“Il comparto forestale – spiega l’assessore Shaurli – è un settore d’interesse strategico; c’è infatti un ricco tessuto nazionale di imprese nel campo delle costruzioni, del manifatturiero e in quello energetico, che si approvvigiona di legno e che vuole disporre in modo maggiore anche di materia prima locale, secondo principi di sostenibilità ambientale riconosciuti dai protocolli internazionali. L’Accordo di oggi favorisce questo metodo operativo e rappresenta anche la prima forma di attuazione a livello territoriale del piano nazionale finalizzato alla promozione del Made in Italy di prodotti a base di legno di origine nazionale. L’atto è poi in linea con la strategia nazionale del Programma Quadro per il Settore Forestale e con le Misure Forestali per lo Sviluppo Rurale, elementi tra l’altro già presenti nel PSR del Friuli Venezia Giulia. La sottoscrizione dell’Accordo – conclude l’assessore Shaurli – è infine motivo di soddisfazione per il Friuli Venezia Giulia poiché nella nostra regione la certificazione legnosa presenta dati di assoluto rilievo. Nel nostro territorio l’imprenditorialità che opera nella filiera foresta-legno ha ancora margini di crescita, potendo così contribuire a un rilancio socioeconomico per la nostra montagna”.