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I sindaci “anti-UTI”: “Ripartire dalle aggregazioni di servizi e poi referendum”

Oltre 300 persone venerdì sera a Pagnacco hanno partecipato al confronto tra i primi cittadini che si oppongono alle nuove Unioni territoriali intercomunali. Ripartire dalle aggregazioni di servizi, puntare ai sub-ambiti e ai costi standard, riscrivere la norma e chiedere il parere dei cittadini attraverso un referendum, questa la proposta dei sindaci, come ci illustra Pier Mauro Zanin, alla guida delle fasce tricolori “anti UTI”


Tra i presenti, oltre ai sindaci, numerosi consiglieri regionali, parlamentari, rappresentanti delle categorie economiche, i presidenti di Anci Fvg e del Consiglio delle autonomie, Pezzetta e Romoli, tutti convinti che serva un cambio drastico, come segnala Pierluigi Molinaro, primo cittadino di Forgaria nel Friuli.

Un pensiero su “I sindaci “anti-UTI”: “Ripartire dalle aggregazioni di servizi e poi referendum”

  • Adriano Rainis

    Vorrei tanto sapere cosa ne pensano gli altri 151 sindaci che mai vengono nominati. Così riusciremo a capire le ragioni dei 57 sindaci e degli altri 151 a favore delle Uti. Però il cane che morde l’uomo non fa notizia, ma fa tanto male.

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