L’Arma dei Carabinieri Cittadina Onoraria di Majano
Alle ore 10.30, odierne, su iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Majano e del locale Comitato Celebrazioni per il Terremoto, è stata conferita la Cittadinanza Onoraria del Comune di Majano all’Arma dei Carabinieri, distintasi con le altre Istituzioni per l’impegno profuso a favore della Comunità majanese colpita dal sisma.
Al verificarsi del terremoto che devastò il Friuli, furono immediatamente mobilitati 3000 carabinieri e 600 veicoli, impiegando tutto il personale della Legione, rinforzato da militari dell’Arma territoriale, dei Battaglioni mobili e dei Reparti Speciali dislocati in tutta Italia.
“Ricordare chi non c’è più, e raccontare a chi non c’era cosa significhi non farsi abbattere dalle tragedie ed essere capaci di ripartire come comunità. E ancora, non dimenticare, come ha detto ieri il Presidente della Repubblica, quei militari che quarant’anni fa in Friuli persero la vita nel terremoto e quei tanti altri che portarono il proprio aiuto alla popolazione friulana”. Queste le parole della presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani.
Presenti il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale di Corpo d’Armata Danilo Errico, il Comandante della Legione Carabinieri Friuli Venezia Giulia Vincenzo Procacci, il vicepresidente della Provincia di Udine Franco Mattiussi, il presidente nazionale dell’Ana Sebastiano Favero, il funzionario per gli Affari pubblici del Consolato degli Stati Uniti Cristopher Wurst.
La giornata dedicata al ricordo del terremoto a Majano è iniziata con un corteo composto, oltre che dalle autorità civili, militari e religiose, anche dalla Fanfara alpina Julia, dal Picchetto dell’Ottavo Reggimento Alpino e dagli alpini dell’Ana, che dopo esser partito dal piazzale Martiri della libertà si è fermato, sulle note del Silenzio, davanti al monumento dedicato alle vittime del sisma del ’76 per depositare una corona di fiori.
Il Capo di Stato Maggiore Danilo Errico, dopo aver ricevuto la Cittadinanza onoraria, ha ricordato il lavoro compiuto dai militari subito dopo la scossa del 6 maggio di quarant’anni fa: “Giovani di leva che si misero a scavare armati di pala e piccone”, protagonisti di quella che fu “la migliore gestione dell’emergenza della storia italiana”. Furono le divisioni Ariete, Julia e Mantova e 18 battaglioni dell’esercito che contribuirono fin da subito a potabilizzare l’acqua e a ripristinare le comunicazioni.
Da parte sua il rappresentante del Consolato generale degli Stati Uniti a Milano Cristopher Wurst ha sottolineato lo slancio di generosità che arrivò d’oltreoceano per il Friuli terremotato: 100 milioni di dollari che contribuirono alla ricostruzione.
Significativa anche la testimonianza dell’imprenditore Edi Snaidero che, nel ricordare la figura del padre Rino, ha voluto rimarcare il ruolo che ebbe l’azienda di Majano, seppur colpita strutturalmente dal sisma, nel riprendere fin da subito l’attività produttiva spostando gli operai negli altri stabilimenti del gruppo.
Infine la presidente Serracchiani, rivolgendo un saluto particolare ai tanti studenti della scuola media che hanno fatto da cornice alla cerimonia, ha ringraziato gli insegnanti per aver voluto che i ragazzi prendessero parte ad un momento così importante per comprendere l’importanza del valore della solidarietà: quella che in tanti misero a disposizione del Friuli in quelle giornate del 1976.
La risposta fornita al tragico appello delle popolazioni friulane, in linea con le più nobili tradizioni dell’Istituzione, vedeva i carabinieri concorrere sin dal primo momento e senza interruzione nei soccorsi alle genti, contribuendo a salvare numerose vite umane. L’Arma provvedeva quindi a svolgere incessantemente tutti i propri tradizionali compiti d’istituto, assicurando costantemente l’Ordine e la Sicurezza pubblica nelle aree colpite, impedendo con successo che la popolazione, già duramente provata, fosse vittima di barbari episodi di sciacallaggio, perseverando in ogni attività necessaria alla normalizzazione della terribile situazione venutasi a creare immediatamente dopo il sisma.
Nel corso della cerimonia odierna, il Comandante della Legione Carabinieri Friuli Venezia Giulia, Generale di Brigata Vincenzo PROCACCI, dopo aver portato all’Amministrazione comunale di Majano il saluto del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. di Corpo d’Armata Tullio DEL SETTE e del Comandante Interregionale Carabinieri, Gen. di Corpo d’Armata Carmine ADINOLFI, ha ringraziato il Sindaco, la Giunta ed il Consiglio Comunale di Majano per la sensibilità ed il sentimento di vicinanza dimostrato nei confronti dell’Arma. Il Generale PROCACCI ha quindi ricordato l’intervento delle Stazioni Carabinieri nell’immediatezza della catastrofe, a conferma dell’insostituibile ruolo dei presidi dell’Arma, da sempre aderenti alla popolazione ed alle sue esigenze in qualunque circostanza.
L’odierna concessione della Cittadinanza onoraria del Comune di Majano testimonia, ancora una volta, la riconoscenza ai Carabinieri di tutti i Friulani, per aver contribuito ad infondergli forza e fiducia per la ricostruzione.