70 anni di Snaidero, orgoglio friulano nel Made in Italy
“Quest’azienda, con le gambe ben piantate in Friuli Venezia Giulia, non è soltanto un orgoglio per la Regione ma LO è per l’intero Made in Italy”. Lo ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, in visita a Majano, in provincia di Udine, per i settant’anni della Snaidero, il colosso imprenditoriale conosciuto per le sue cucine.
L’azienda ha celebrato l’anniversario della propria nascita con una giornata di porte aperte. Ai visitatori è stato concesso di visitare una mostra di modellini raffiguranti i diversi tipi di cucine che si sono susseguiti dagli Anni Cinquanta al Duemila e una vasta esposizione dei prodotti più moderni, con soluzioni innovative di avanguardia.
“E’ un azienda che ha sempre investito molto nell’innovazione – ha aggiunto la presidente – dimostrando una grande capacità di rinnovare sia i prodotti che i processi produttivi. Ha avuto inoltre il merito di guardare con fiducia nel futuro anche nei momenti delle grandi crisi”.
Snaidero, infatti, ha continuato a proporre soluzioni nuove anche quando il mercato globale arrancava, avvalendosi, negli anni, della collaborazione di importanti architetti per lo studio del desing. Si ricorda, in particolare, il modello studiato da Virgilio Forchiassin che il museo Moma di New York nel 1968 ha selezionato come icona di modernità.
Questa è solo una delle curiosità proposte dalla rassegna che Serracchiani ha visitato accompagnata dal presidente e amministratore delegato dell’Azienda, Edi Snaidero.
Oltre ai modelli di prodotti passati, presenti e futuri, è consultabile anche un’esposizione delle diverse pubblicità che hanno reso celebre la ditta di Majano, cresciuta da un laboratorio artigianale per la produzione di camere da letto e serramenti grazie al piglio imprenditoriale di Rino Snaidero, divenuto successivamente Cavaliere.
“Ieri nel Friuli il lavoro era emigrazione, oggi è esportazione” è uno degli slogan pubblicitari più riusciti, assieme al celebre “Per favore, toccatele”, un invito a tastare con mano l’affidabilità dei prodotti anche nei negozi, dove solitamente è chiesto ai clienti di fare l’opposto.
A conclusione della visita, Serracchiani ha voluto ribadire l’eco mondiale dei prodotti proposti dagli anni Cinquanta in poi. “Riassumendo potremmo dire che questa è un’azienda friulana con una testa internazionale”.