Azzardo infernale in Fvg
Sono state oltre un migliaio le persone sofferenti di ludopatia presentatesi nell’ultimo triennio dinnanzi agli sportelli per le dipendenze attivati in Friuli Venezia Giulia. Di queste ben 390 sono state prese in carico nel 2014, il 16% in più rispetto a quelle del 2013. Cifre che comunque sottostimano il problema, anche perché molto spesso la malattia del gioco d’azzardo patologico si associa ad altre dipendenze comportamentali. Giovedì a Udine la Regione FVG assieme all’Area Welfare di comunità dell’AAS n.2 Bassa Friulana-Isontina hanno cercato di fare il punto della situazione, ragionando sulle misure messe in campo sia a livello normativo che assistenziale, dal decreto Balduzzi alla legge regionale, la n.1/2014.
IL QUADRO REGIONALE
IL RUOLO DI CONCESSIONE LICENZE E CONTROLLO DELLA QUESTURA
I COMPITI DI VIGILANZA DELLA POLIZIA LOCALE
Ma proprio ieri è arrivata la notizia che il Tar del Friuli Venezia Giulia ha rigettato il ricorso di un esercente di Udine a cui il Comune aveva ordinato lo stop alla raccolta per la vicinanza a luoghi sensibili. Il richiamo ai principi di libera circolazione e di divieto di limitazione “risultano eccessivi rispetto alla tutela della salute – si legge nella sentenza – motivo principale della normativa regionale mirante a contrastare la ludopatia”. Nessun contrasto, per i giudici, con la normativa europea: “Nel territorio di uno Stato membro sono perfettamente ammissibili restrizioni che vadano sino al divieto delle lotterie e di altri giochi a pagamento con vincite in denaro, trattandosi di un divieto pienamente giustificato da superiori finalità di interesse generale”.
L’IMPATTO DELLE CURE E DELLA RIABILITAZIONE