Barriere protettive speciali per il Raduno Triveneto Ana: saranno i camion di Autotrasporti D’Agaro
Saranno delle barriere speciali, inconsuete a garantire la sicurezza all’imminente Raduno Triveneto Ana. In vista dell’evento, in programma a Tolmezzo dal 14 al 16 giugno e per il quale sono attese in Carnia oltre 20 mila “penne nere”, a offrire protezione ai partecipanti ci penseranno i mezzi della ditta Autotrasporti D’Agaro, realtà attiva da quasi un secolo nel settore e con sede nella zona industriale di Amaro. «Gli organizzatori – precisano Angelo D’Agaro, amministratore unico, e il figlio Stefano, manager dell’azienda – ci avevano chiesto, già lo scorso anno, di mettere a disposizione dei camion per creare dei “posti di sicurezza”, “di blocco”, poiché nessuno acceda a specifiche aree adiacenti ai luoghi della manifestazione, in programma sabato 15 e domenica 16 giugno. Abbiamo acconsentito con piacere, consci anche dell’importanza della manifestazione».
Nello specifico, la ditta carnica metterà a disposizione quattro mezzi per la prima giornata, quando si svolgeranno i primi eventi, e altri sette per quella successiva, quando andrà in scena anche la maestosa sfilata alpina per il centro tolmezzino, tre con il semirimorchio e i restanti con la sola motrice. Tutti i mezzi occuperanno la strada in luoghi strategici, come per esempio la zona dell’ammassamento nella zona nord di Tolmezzo (vicino al Consorzio Agrario), oppure nella parte sud della città. A garantire lo spostamento dei camion in caso di necessità negli orari interessati (sabato 8-12 e domenica 6-15) saranno gli autisti volontari «molti dei quali – spiegano i D’Agaro – hanno fatto gli alpini e quindi ci tengono molto a questa manifestazione. Li ringraziamo per la disponibilità in due giornate solitamente dedicate al riposo».
Il Raduno Triveneto degli alpini sarà uno degli appuntamenti clou del 2019 di Tolmezzo e, per molti che hanno indossato la penna nera, anche un motivo di orgoglio particolare: «Mio nonno – conclude Angelo D’Agaro – ha partecipato alle campagne di Grecia, Albania e Russia. Custodisco ancora a casa il suo cappello. Ci sentiamo molto amici degli alpini e siamo felici di dare il nostro contributo alla manifestazione».