Arrestato un 71enne di Torreano per violenza sessuale nei confronti di una bambina di 9 anni
I poliziotti del Commissariato di P.S. di Cividale del Friuli hanno arrestato ieri R.D., pregiudicato di 71 anni, per violenza sessuale a danno di minore. L’uomo è stato tratto in arresto in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P presso il Tribunale di Udine, su richiesta della locale Procura, a seguito dell’attività investigativa effettuata dalla polizia di Cividale.
L’episodio risale a venerdì 31 maggio, quando gli agenti del Commissariato sono stati chiamati ad intervenire nel parcheggio di un ristorante nel territorio cividalese: lì una bambina italiana di 9 anni era stata attratta nel cortile dell’esercizio pubblico da un anziano e aveva subito le molestie sessuali dell’uomo. Riuscita poi a fuggire, anche grazie all’intervento di una coetanea, aveva immediatamente chiesto aiuto alla madre, che stava cenando nel locale assieme ad altri genitori: la madre, non appena compresa la gravità di quanto accaduto, si era rivolta alla Polizia segnalando l’episodio.
Gli uomini del Commissariato, intervenuti immediatamente, hanno ricostruito grazie alle testimonianze e ai sistemi di videosorveglianza quanto accaduto. Dalle indagini è emerso che l’uomo era entrato nel locale verso le 21.00: lì aveva sostato al banco, consumando diverse bevande alcoliche in compagnia di un altro avventore. Quindi, verso le 21.30, notando due bambine che giocavano nel cortile dell’esercizio, usciva dal locale e, con una scusa, attirava una delle due in un angolo del parcheggio, in posizione defilata e lontano dalle luci: qui la sottoponeva più volte ad atti sessuali. L’amica della vittima, una volta resasi conto di quanto stava accadendo, correva a chiamare i genitori: nel frattempo, però, l’uomo si era già dileguato a bordo di una macchina.
Dopo un’accurata attività investigativa, ieri mattina è scattato il blitz della polizia nella casa dell’uomo, pluripregiudicato residente a Torreano, conosciuto dalle forze dell’ordine per essere stato già condannato alla pena di 7 anni di reclusione – terminata di espiare nel 2018 – per aver commesso un analogo reato di violenza sessuale in danno di minore, oltre che altri reati in materia di armi e contro la persona. La perquisizione nell’abitazione dell’uomo ha permesso di sequestrare l’abbigliamento indossato al momento dell’aggressione, oltre ad un telefono cellulare che sarà oggetto di approfondimenti investigativi.