I sindaci chiedono che la Carnia sia dotata di un ente di autogoverno senza commissariare l’Uti
Dopo anni, i sindaci della Carnia ritrovano l’unità e con un voto compatto all’unanimità chiedono alla Regione di prevedere, nell’ambito del disegno di legge di riordino degli enti locali, che la Carnia sia dotata di un ente di autogoverno e che ciò avvenga senza commissariare l’attuale Uti.
L’assemblea dei primi cittadini carnici ha altresì eletto il presidente dell’Uti della Carnia, nella persona del sindaco di Tolmezzo Francesco Brollo (presidente uscente), conferendogli il mandato politico territoriale di tradurre in un documento tale richiesta. La conferma del presidente è arrivata dopo che il consesso ha approvato una mozione redatta seduta stante dal medesimo Brollo che sintetizza la posizione emersa nel corso della assemblea e che recita così: “Si dà mandato al presidente dell’Uti della Carnia di redigere un documento coordinandosi con tutti sindaci della Carnia, da produrre alla Regione, nel quale si chiede di riconoscere la necessità di un ente di autogoverno della Carnia, senza commissariamento dell’attuale”.
La mozione è stata approvata da tutti i presenti (assenti i comuni di Arta Terme, Ovaro, Paularo) ed ha preceduto l’elezione del presidente, arrivata con 16 favorevoli e 5 astenuti. I Comuni che pur essendo in Uti sono politicamente contrari alla configurazione dell’attuale ente, si sono astenuti per coerenza, evitando però di votare contrario nell’elezione, contribuendo così a non creare contrapposizioni.
Hanno partecipato all’assemblea espressamente invitati, pur senza diritto di voto, anche i sindaci dei comuni fuori Uti, che hanno “aderito” alla mozione, in nome di una unità del territorio che deve presentarsi compatto nelle proposte da fare al legislatore regionale.
“Stasera ha vinto la Carnia – commenta Brollo –, perché ha prevalso l’unità di intenti nel rivendicare una autonomia territoriale e di programmazione, che con spirito di leale collaborazione chiediamo alla Regione di riconoscere”.
La presidenza di Brollo sarà “di scopo”, volta a coordinare i sindaci nella redazione del documento alla Regione: “Non è mia intenzione proseguire oltre il mandato di scopo con la presidenza, perché credo che sia un valore alternare al sindaco di Tolmezzo, un collega di altro Comune, per rafforzare il concetto di unità territoriale e condivisione degli obiettivi – afferma Brollo -. Ho accettato alla sola condizione che ci fosse unità su un documento di indirizzo che riconosca la nostra storia e ne tuteli le peculiarità nell’ambito della prossima riforma degli enti locali”.