Centinaia di persone in Val Saisera per il 25° Incontro alpino
“Collaborazione e fratellanza sono radici ben vive in questo territorio alpino dove oggi si può continuare a vivere in pace, anche grazie a quanti questo seme hanno saputo coltivare con alto senso del dovere”.
Con questo messaggio il vicegovernatore della Regione Riccardo Riccardi è intervenuto alla cerimonia dell’evento che ha portato centinaia di persone in Val Saisera, sulle pendici del Nabois e dello Jof di Montasio in occasione del 25° Incontro alpino organizzato dai Gruppi Ana (Associazione nazionale Alpini) di Malborghetto, Valbruna, Ugovizza e Bagni di Lusnizza.
Dalla Val Saisera, luogo dove durante la Grande Guerra correva la prima linea del fronte dal 1917 all’autunno del 1917, è stato rinnovato il messaggio di fratellanza e di pace che unisce i popoli d’etnia, italiana, tedesca e slovena che in quest’area convivono da secoli. Dopo avere reso onore ai caduti nel “Cimitero degli eroi” austro-ungarico di Valbruna il corteo, al quale hanno partecipato i rievocatori storici dell’associazione “Amici della fortezza di Osoppo”, è rientrato alla ex polveriera per l’alzabandiera e per la Santa Messa celebrata nella cappella Florit.
“Una cerimonia sempre toccante a cui sono presente ogni anno e per la quale ringrazio a nome dell’Amministrazione regionale gli organizzatori e i volontari“, ha affermato Riccardi a margine dell’evento nel corso del quale dono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Malborghetto Boris Preschern, il capo gruppo Ana Stefano Toscani, il consigliere della sezione udinese Giuliano Chiofalo, rappresentanti della Croce Nera d’Austria, associazione che mantiene viva la memoria dei militari caduti nei conflitti mondiali, dei Freischutzen dalla Carinzia e dei reduci sloveni.