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Giornata no per l’Italia ai Mondiali di deltaplano

Salutate le Alpi che ieri hanno fatto da scenario al volo “infinito” dei protagonisti della XXII edizione dei Campionati del Mondo di Deltaplano, la nona task ha fatto ritorno completamente in Italia, con una lunghezza da percorrere di 95,5 km dal Monte Valinis a Bordano.
La direzione gara ha optato per una giornata di volo nella zona sud occidentale del Friuli Venezia Giulia, con boe a Montereale Valcellina, Malnisio e Pian del Cansiglio prima del lungo ritorno verso Bordano, anticipato dall’ultimo turning point vicino Buja.
I piloti hanno potuto seguire – almeno nella fase iniziale- una linea sui costoni delle montagne, il che ha permesso velocità abbastanza alte a discapito di quote non troppo generose (in generale si è volato sui 5-600m, nettamente inferiori a ieri per via della mancanza di termiche buone).
I primi ad oltrepassare la boa vicino Montereale sono stati gli svizzeri Peter Neuenschwander (autore fin qui di un Mondiale molto interessante e attualmente sesto nella classifica individuale con 5807 punti), Franz Hermann e Zack Majors (anche ieri messosi in luce nelle fasi iniziali), dovendosi però fermare prima del Piancavallo per prendere quota, trovando una delle migliori termiche di giornata di circa 4m/s.
Ruhmer, il canadese Smith ed anche il nostro giovane Laurenzi, si sono poi portati avanti cercando la fuga verso il Pian del Cansiglio, deviando sulla traiettoria più veloce sopra la pianura, guadagnando circa 3km sugli inseguitori ma dovendo poi far quota e di conseguenza rientrare sui propri passi. Il gruppo formato dagli italiani Ciech, Ploner, Oppici, dai brasiliani Sandoli e Pinto, da Neuenschwander e da Ruhmer, è riuscito a salire fino 500m trovando una buona corrente sopra Castello di Aviano, con Laurenzi che ha dovuto tergiversare riuscendo però a riprendersi poco dopo e girando la boa in prossimità del Piancavallo nelle prime posizioni ad una discreta velocità.
Nel lungo ritorno verso Buja, i concorrenti hanno di fatto alternato la pianura alla montagna, per cercare il giusto compromesso che garantisse loro una velocità ed altitudine adeguata senza perdere troppo tempo. Nel frattempo, lo splendido vincitore di ieri Eduardo Oliveira è stato segnalato in difficoltà, forse provato dalle fatiche della task 8 che ha richiesto a tutti un notevole dispendio di energie; ancor peggio è andata a Suan Selenati, che si è giocato il tutto per tutto optando per il secondo start, tirando a più non posso, ma atterrando purtroppo anticipatamente; un plauso comunque doveroso alla sua intraprendenza.
Nelle vicinanze di Meduno, Ruhmer e Laurenzi hanno scelto due traiettorie leggermente differenti ma per entrambi si è verificato forse il primo vero e proprio momento di difficoltà in questo mondiale, costretti disperatamente a cercare quota sopra Clauzzetto. Ruhmer è riuscito a salire sui 600m mentre Laurenzi, dopo aver seriamente rischiato l’atterraggio fuori goal, si è inserito in una termica apprezzabile. Meglio è andata al gruppo inseguitore formato da Ciech, Kato, Ploner, Pinto, Velez ed Oppici, che sopra Travesio, optando per una linea sui costoni, hanno raggiunto una quota di sicurezza di circa 1000m di quota garantendosi la possibilità di volare tranquilli fino al turning point successivo per poi puntare direttamente all’atterraggio.

 

La svolta è arrivata qualche chilometro dopo: mentre la maggior parte dei piloti una volta guadagnata altitudine ha deviato verso sud, Neuenschwander e Gricar hanno preferito continuare a girare una termica, che li ha portati ad allungare un po’ il percorso permettendo però di lanciarsi dopo qualche minuto a folle velocità verso l’ultima boa di Buja. Nel tragitto verso Bordano, distante una manciata di chilometri in linea d’aria, Ruhmer (che nel frattempo aveva preso le redini del gruppo “pagando” però circa 200m di altitudine nei confronti del duo svizzero-austriaco) è stato sorpassato a più di 80km/h da Gricar, che si è così involato in goal toccando il suolo del campo di atterraggio per primo, anticipando lo stesso Ruhmer e Neuenschwander. Giornata “tattica”  per l’Italia, con Ploner e Ciech rispettivamente sedicesimi e diciassettesimi: in attesa della pubblicazione delle classifiche ufficiali, bisognerà guardarsi le spalle nell’ultima task da Gricar, Alonzi, Crossingham e Neunschwander (questi ultimi quattro in lotta almeno per l’ultimo gradino del podio). Più tranquilla dovrebbe essere invece la situazione nella classifica per squadre, dove i nostri Azzurri prima della task odierna avevano 1922 punti di vantaggio sul Brasile e 2326 sulla Germania, oggi vincitrice come detto con Gricar e quinta con Woehrle. Anche qui la battaglia per il terzo posto è accesa, con Germania a quota 16828 punti, Giappone a 16447 punti ed Austria a 16387 punti, ovviamente dopo la task 8.
L’ultima task si svolgerà venerdì 26 luglio.

Questa la classifica ufficiosa dei primi piloti in goal: una volta elaborato il sistema di punteggio che tiene conto di diverse variabili, verrà pubblicata quella finale sul sito https://airtribune.com/22nd-fai-world-hg-championship/results. Sulla pagina FB ufficiale dell’evento e sul sito www.italy2019.com, verrà fatto altrettanto e nello specifico, per le ultime due task, la sera verrà pubblicata la classifica provvisoria di giornata e la mattina seguente invece, quella generale ufficiale (team e individuale).

  1. Primoz Gricar (GER) 01.59.17

  2. Manfred Ruhmer (AUT) 02.00.10

  3. Peter Neuenschwander (SWI) 02.03.31

  4. Mario Alonzi (FRA) 02.06.35

  5. Roland Woehrle (GER) 02.06.44

  6. Marcelo Andrei Gomes da Rocha (BRA) 02.06.56

  7. Glauco Pinto (BRA) 02.07.17

  8. Daniel Velez (COL) 02.07.20

  9. Andrew Hollidge (GBR) 02.07.27

  10. David Brito Filho (BRA) 02.07.2