Per Federalberghi Fvg sono necessari nuovi servizi a supporto per il cicloturismo in montagna
«Tanto in montagna, quanto al mare occorrono nuovi servizi e iniziative per consentire alle nostre località di crescere sotto il profilo dell’attrattività turistica. I trend di questa stagione estiva ci danno suggerimenti preziosi in tal senso». Parole di Paola Schneider, presidente di Federalberghi Fvg che illustra le “ricette” utili, a suo dire, per offrire nuove prospettive alle località di casa nostra. «Nelle zone montane – analizza – la ciclovia Alpe Adria sta offrendo grandissimi risultati a livello di fruizione, con decine di migliaia di persone che la percorrono ogni anno. Per sfruttarne il potenziale, però, occorrono ulteriori servizi: negli alberghi, per esempio, non possono mancare le piccole officine attrezzate per la riparazione. Lungo il percorso, invece, sarebbe auspicabile ci fosse qualche punto di ristoro in più».
Per quanto concerne le località marine, Schneider spiega come «Lignano, per esempio, stia diventando un luogo sempre più “a misura di giovani”. Ecco che aperitivi “trendy” si possono rivelare vincenti anche per le strutture alberghiere, chiamate a mettere in campo iniziative in grado di piacere ai ragazzi. Lo stesso vale per Grado e gli altri poli balneari del Friuli Venezia Giulia». Insomma, nuove opportunità per far brillare il comparto turistico-ricettivo della regione «dove stiamo recuperando terreno, dopo un maggio difficile e con un meteo sfavorevole che ha penalizzato la partenza della stagione estiva» analizza la presidente di Federalberghi Fvg.
Infine, una considerazione che vale soprattutto per la montagna della nostra regione: «Secondo vari studi, a causa dei cambiamenti climatici planetari le temperature future saranno sempre più roventi. Ecco che allora le nostre montagne possono diventare una meta sempre più ambita per chi cerca sollievo alla calura cittadina. La montagna è anche un ottimo antidoto a tutte quelle problematiche legate alla respirazione e allo stress cittadino. Ecco perché – conclude Schneider – queste aree sono, e saranno ancora, meta di tanti turisti in cerca di sollievo dall’afa».