Casello di Udine sud chiuso dalle 9 alle 11 e 30. Rallentamenti a macchia di leopardo in A4
La colonna di auto in coda che lentamente si snoda da Udine Sud in direzione Palmanova è il simbolo del turismo straniero “intelligente”, nel senso che sceglie, per le vacanze al mare, il mese di settembre. Sono quasi tutte straniere le targhe dei veicoli che fin da questa mattina presto hanno imboccato la A23; auto, roulottes e caravan austriaci e tedeschi, ma anche molti polacchi e ungheresi, tutti con un’unica meta: le spiagge. Al nodo di Palmanova, dove la A23 si interconnette con la A4, il flusso si sdoppia dirigendosi in parte verso Venezia e in parte verso Trieste. Caorle, Jesolo, Bibione, Lignano e Grado le destinazioni italiane, le coste della Croazia la destinazione d’oltreconfine.
Un fenomeno che si ripete ogni anno e che vede i primi due week end di settembre quasi una fotocopia l’uno dell’altro, con code e congestioni che durano dal mattino presto alle prime ore del pomeriggio, per poi riassorbirsi lentamente. E così è stato, puntualmente anche oggi, sabato 31 agosto, con flussi in costante crescita sulla A23, provenienti da Tarvisio, che sono diventati rapidamente coda e vera e proprio. Quando la colonna ha superato i 5 chilometri (verso le 9 del mattino) è stata chiusa l’entrata di Udine Sud in direzione Venezia e attivati i percorsi alternativi, chiusura che è stata mantenuta fino alle 11 e 30, quando la coda ha iniziato a riassorbirsi.
Sempre al mattino si segnalavano rallentamenti in entrata alla barriera di Trieste Lisert e al casello di Latisana. Code a tratti nel tratto compreso fra Palmanova e Latisana in direzione Venezia e rallentamenti in uscita al casello di San Donà di Piave. In direzione Trieste code a tratti fra Portogruaro e San Giorgio di Nogaro e qualche congestione di breve durata sul nodo di Portogruaro. Lo stop alla circolazione dei mezzi pesanti è in vigore fino alle 16,00.