Prima giornata a Gemona per “Focusport Fvg 2019” dedicato all’impiantistica sportiva
“Un incontro importante per il nostro futuro, una due giorni per programmare le azioni sull’impiantisca sportiva della regione assieme agli amministratori locali e al mondo sportivo valutando gli interventi da mettere in atto e nel contempo usare al meglio le risorse che non sono illimitate”.
Lo ha indicato oggi a Gemona del Friuli l’assessore allo Sport del Friuli Venezia Giulia, Tiziana Gibelli, nella prima delle due giornate dedicate a Focusport Fvg 2019 aperta con il videosaluto della campionessa di spada Mara Navarria, che ieri ha siglato il contratto di sponsorizzazione con PromoturismoFvg. Durante l’evento, organizzato dalla direzione centrale Cultura e sport della Regione con il Coni Fvg e il supporto di Anci Fvg e ComPa Fvg, Gibelli ha rimarcato la rilevanza della due giorni “con cui si avvia un percorso di gestione e pianificazione delle risorse pubbliche e degli investimenti a favore del patrimonio infrastrutturale sportivo regionale alla luce della rilevanza che ha lo sport nel nostro territorio”.
“Nel 2018 la Regione ha profuso uno sforzo eccezionale sulla manutenzione straordinaria dell’impiantistica sportiva – ha indicato Gibelli – ma sul territorio insistono molti impianti che spesso gravano sulle casse di un singolo Comune e per i quali la manutenzione è essenziale”.
“Le risorse – ha aggiunto l’assessore – non sono però infinite e, se da un lato è necessario razionalizzarle, dall’altro dobbiamo mantenere un alto standard di qualità degli impianti grazie al quale possiamo vantare tanti campioni a livello nazionale e mondiale, atleti che si sono distinti anche grazie agli impianti di qualità presenti in regione nei quali hanno potuto coltivare la propria disciplina sportiva”.
“Da qui – ha evidenziato Gibelli – la necessità di coinvolgere gli amministratori locali e i protagonisti del mondo sportivo e, attraverso tavoli di lavoro, co-progettare e pianificare le prospettive e le priorità per il futuro dello sport regionale, identificando insieme i fabbisogni prioritari da soddisfare con gli stanziamenti finanziari a disposizione”.
I risultati di questo lavoro, che vede coinvolti dalla Regione il Coni Fvg, i Comuni, le Federazioni sportive operanti in ambito Coni, le discipline sportive associate e gli Enti di promozione sportiva del Friuli Venezia Giulia con il supporto di ComPa Fvg, saranno resi noti domani.
Durante l’evento, che ha visto anche la presenza del sindaco Roberto Revelant, il presidente del Coni regionale, Giorgio Brandolin, ha sottolineato con soddisfazione l’importanza di questa collaborazione “con cui si è compresa la necessità della condivisione e della razionalizzazione anche rispetto ai cambiamenti intervenuti nella realtà dello sport”. Brandolin, che ha ricordato come nella nostra regione, una delle più sportive di Italia, sia profondamente radicata una cultura dello sport, ha dato conto della situazione dei 2200 impianti sportivi che garantiscono una buona copertura sul territorio ma che, soprattutto nei bacini triestino e goriziano, sono vetusti e da mettere a norma.
“In Fvg quasi tutti i Comuni dispongono di una palestra dove poter svolgere attività fisica in sicurezza e vicino a ogni territorio c’è una piscina, quindi siamo ben serviti” ha spiegato Brandolin, rilevando tuttavia che “tenuto conto che le piscine per restare in funzione necessitano di poter contare su un bacino di 60-70mila persone e offrono un servizio sovracomunale, non è necessario averne in ogni Comune”.
La fotografia dell’impiantistica sportiva basata sui dati del Coni Fvg ha messo in evidenza, secondo la suddivisione in 9 bacini di utenza (Gorizia, Trieste, Basso Friuli, Alto Friuli, Valcanale, Carnia, Pordenonese-Sacilese-Sanvitese e Maniaghese), anche gli sport più praticati in ognuno di essi.
Nel bacino goriziano al primo posto il calcio (40%), seguito dalla danza sportiva (37%) e dalla vela (23%), mentre nel bacino triestino il podio spetta alla vela (52%), alla danza sportiva(26%) e al calcio (22%). Nel Basso Friuli prevale il calcio con il 48%, seguito da nuoto (35%) e motociclistica (17%).
Nel Medio Friuli, con il 53%, lo sport più praticato è il calcio seguito dall’atletica leggera (24%) e dalla danza sportiva (23%). Anche nell’Alto Friuli primeggia il calcio con il 47%, poi il nuoto (27%) e con il 26% la danza sportiva. Nella Valcanale lo sci davanti a tutti con il 72%, seguito da calcio (15%) e atletica leggera (13%). In Carnia sempre in vetta lo sci (55%), tallonato da calcio (31%) e atletica leggera (14%). Nel Pordenonese-Sacilese-Sanvitese prevale il calcio (48%), seguito da atletica leggera (27%) e tennis (25%). Nel Maniaghese, infine, lo sci al 35%, le arti marziali al 34% e il calcio al 31%.
Un focus è stato incentrato, inoltre, sugli interventi finanziati dalla Regione per l’impiantistica sportiva e per la dotazione di attrezzature con una disponibilità di 20.083.641,30 euro (dal bando manutenzioni ordinarie per gli impianti sportivi nel 2015 fino agli ultimi bandi del 2019 per attrezzature fisse e mobili e automezzi), a cui si aggiungono ulteriori 2.650.000 euro per gli interventi speciali a sostegno di impianti sportivi di specifiche discipline e 35.847.485,20 euro finanziati dalla Regione per l’impiantistica sportiva all’interno delle intese per lo sviluppo 2017-18-19 e concentrazione regionale Fvg-Enti locali 2019-21.