Farmacie di comunità, accordo tra Azienda sanitaria 3 e Federfarma
Le farmacie di comunità come principale elemento di diffusione della cultura della prevenzione, come supporto alle attività di monitoraggio e come importante punto di primo contatto con la popolazione, in particolare anziana e fragile. Sono questi, in estrema sintesi, i punti dell’accordo siglato tra Azienda Sanitaria 3 e Federfarma che prevede l’ampliamento dei servizi delle farmacie di comunità, intese come rete sanitaria di valenza strategica.
L’accordo prevede alcuni punti di sviluppo che vanno dall’ampliamento dell’elenco delle specialità medicinali erogate per conto, l’avvio della sperimentazione della distribuzione per conto delle strisce reattive per il controllo della glicemia, la fornitura di farmaci a domicilio di pazienti fragili o gravemente malati, l’attivazione di un tavolo tecnico multiprofessionale per la distribuzione di integratori alimentari, dispositivi monouso e custodia temporanea di presidi medici, le azioni di promozione della salute e la distribuzione dei vaccini tramite le farmacie aperte al pubblico.
“Questa intesa – ha spiegato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi – rappresenta il primo tassello per avvicinare i servizi ai cittadini attraverso l’integrazione delle farmacie convenzionate del territorio nel sistema sanitario”.
In base ai risultati di questa prima sperimentazione organizzativa che sarà condotta nell’Alto Friuli, “la Regione potrà successivamente estendere le esperienze positive anche agli altri territori. Questa fase – ha ribadito Riccardi – potrà consentire una migliore accessibilità ad alcuni servizi del sistema sanitario e, nel contempo, valorizzare il ruolo dei farmacisti a stretto contatto con i medici di medicina generale, creando sinergie e ristabilendo la centralità dei punti più avanzati, e a diretto e costante contatto con il pubblico”.
L’accordo siglato ha una portata positiva anche per Federfarma che, per voce del presidente provinciale di Udine, Luca Degrassi esprime la sua piena soddisfazione in quanto “finalmente iniziamo la sperimentazione prevista dall’accordo quadro regionale. Si tratta di un cambiamento per valorizzare la farmacia come rete diffusa del Servizio sanitario pubblico, soprattutto nelle aree più marginali, dove a volte l’unico presidio sanitario esistente è proprio la farmacia che può validamente supportare il medico di famiglia”.
“Per questo, oltre alla formazione professionale – ha continuato Degrassi – sarà importante la tecnologia per migliore la comunicazione fra il farmacista e le strutture sanitarie, in primis il medico di medicina generale, gli ospedali e gli altri operatori, sviluppando il nuovo modello di rete di assistenza al cittadino-utente”.
Federfarma si è infatti resa disponibile a condividere con Mmg e Aas 3 un software per il monitoraggio del flusso dei farmaci, dalla loro prescrizione all’erogazione. L’integrazione delle farmacie nella rete della sanità pubblica renderà infatti possibile il trasferimento in remoto dei servizi ai cittadini attraverso la promozione attiva della salute in ogni parte del territorio, anche in quello più isolato e difficilmente raggiungibile. L’obiettivo primario della sperimentazione della distribuzione per conto delle strisce reattive per il controllo della glicemia è la realizzazione di un nuovo sistema informativo che consente la dematerializzazione della prescrizione e l’integrazione dei servizi cognitivi.
Le farmacie potranno contribuire al governo dei quantitativi erogati dopo che saranno stati definiti gli standard di assistenza per gruppi omogenei di fabbisogni. Dalla distribuzione per conto di dispositivi monouso e integratori nutrizionali potrà emergere un risparmio partendo dalla verifica dei quantitativi prescritti, nel supporto al cittadino per evitare che i pazienti utilizzino presidi e alimenti in forma scorretta, permettendo una registrazione e un monitoraggio informativo.
Le farmacie avranno anche un fondamentale ruolo di supporto all’informazione sull’importanza della vaccinazione, coadiuvando i medici di medicina generale nella promozione della pratica della vaccinazione fra la popolazione anziana e fragile, ovvero quella potenzialmente più esposta ai rischi correlati all’influenza.
Uno dei temi sui quali si punta particolarmente è il sostegno alle attività di educazione e verifica della corretta gestione dell’impiego dei medicinali da parte dei cittadini. Nell’ambito di questo accordo, in collaborazione con l’Università di Udine, sarà predisposto un protocollo di studio per valutare come il farmacista possa contribuire a supportare la cultura del corretto uso dei farmaci.