Indagine Confcommercio, numeri confortanti per il turismo Fvg
In Friuli Venezia Giulia esistono oltre 9mila imprese del turismo. Di queste, nove su dieci operano nell’ambito della ristorazione, una su dieci è una struttura ricettiva. Tra le imprese del comparto, il 49% insiste sul territorio della provincia di Udine, il 20% nella provincia Pordenone, il 20% nella provincia di Trieste, l’11% nella provincia di Gorizia. Sono i dati emersi dall’indagine realizzata da Confcommercio Fvg in collaborazione con Format Research e presentata nella sede della Regione dal presidente regionale dell’associazione Giovanni Da Pozzo e dal direttore scientifico della società di ricerca Pierluigi Ascani, presente l’assessore alle Attività produttive Sergio Bini.
«Numeri confortanti – osserva il presidente Da Pozzo – per un comparto che ha consolidato una mentalità rivolta all’innovazione in varie zone di una regione realmente vocata al turismo. Per assecondare una tendenza che fa segnare incrementi importanti anche delle presenze estere, è dunque sempre più opportuno investire nell’ammodernamento delle strutture ricettive. In questo ambito è fondamentale il supporto della Regione».
Il comparto del turismo ha assunto sempre maggior rilevanza in termini di imprese attive sul territorio. Se dieci anni fa ristorazione e strutture ricettive rappresentavano il 10,6% della totalità delle imprese in Fvg (industria + terziario), a fine 2019 il peso è salito al 12,2%, ben oltre il dato medio nazionale (che si attesta attorno al 10%) e posizionando la regione tra le prime sei d’Italia in questa classifica.
Il turismo (+907 imprese attive nel decennio) fa anche eccezione rispetto alla desertificazione del tessuto imprenditoriale che ha visto 4mila società andare in fumo nello stesso periodo. L’incremento del numero di imprese del turismo si riscontra in tutte le province: +19% a Trieste, +10% a Pordenone, +9% a Udine, +3% a Gorizia.
CONTRIBUTO ALL’ECONOMIA DEL TERRITORIO
Le imprese del turismo in Fvg assicurano un posto di lavoro a quasi 33mila occupati. La quota di lavoratori nel settore è in forte aumento nell’ultimo decennio (+18%). L’incremento dei livelli occupazionali ha riguardato trasversalmente le imprese della ristorazione (+16%) e le strutture ricettive (+36%). In generale, il turismo è il settore che ha fatto registrare l’accelerazione più consistente in termini di occupati negli ultimi 10 anni, più dei servizi e in controtendenza a industria e commercio, che presentano scostamenti negativi.
La previsione al 31 dicembre 2019 conferma il trend positivo: l’indicatore dell’occupazione presso le imprese del turismo Fvg è pari a 50,3, più alto della media del terziario in regione (47,7) e più elevato anche rispetto al risultato del turismo a livello nazionale (48,4).
In questo scenario, appare evidente il contributo strategico del settore nell’ambito dell’economia del territorio. Le imprese della ristorazione e le strutture ricettive valgono (da sole, senza contare il resto dell’indotto attorno al turismo) oltre 1,2 miliardi di euro in termini di valore aggiunto in Fvg.
CLIMA DI FIDUCIA
La fiducia delle imprese del turismo del Fvg circa l’andamento dell’economia italiana al 31 dicembre 2019 è pari a 54,1, più alta della media regionale (32,4) e delle imprese del turismo a livello nazionale (47,8).
Anche con riferimento all’andamento della propria attività, le imprese del turismo si mostrano più fiduciose della media del terziario del Fvg (57 vs 39,7) e rispetto alle imprese del turismo a livello nazionale (51).
CONGIUNTURA ECONOMICA
Il livello di fiducia “alto” delle imprese del turismo del Fvg è legato all’andamento dei ricavi, la cui previsione a fine anno è di molto superiore alla media del terziario in regione e alla media del comparto a livello nazionale.
Le migliori performance del turismo in fatto di ricavi si verificano da due anni a questa parte (dal 2017 l’indicatore ha superato la media del terziario).
In questo contesto, le imprese del turismo mostrano una capacità di far fronte al proprio fabbisogno finanziario più alta rispetto alla media del terziario del Fvg e alla media nazionale del turismo stesso.
Allo stesso modo, anche il rapporto con le banche è diventato più favorevole alle imprese del turismo: sono quelle che chiedono credito con maggiore frequenza e che, al contempo, lo ottengono con più facilità.
FLUSSI TURISTICI
Le performance degli indicatori economici delle imprese del turismo sono legate anche agli ottimi risultati della stagione estiva 2019. Il numero di arrivi e presenze nell’estate 2019 è stato più che soddisfacente quasi ovunque in Fvg, fatta eccezione per le località di montagna:
Città: Arrivi +1,2% sul 2018; Presenze +3,5% sul 2018.
Località di mare: Arrivi +2,1% sul 2018; Presenze +0,2% sul 2018.
Località di montagna: Arrivi -0,9% sul 2018; Presenze -2,7% sul 2018.
La stagione estiva in Fvg assume ancor più valenza se confrontata con la realtà nazionale (-1,1% le presenze rispetto all’estate 2018) e rispetto a quella del Nord Est (-1,6%). Ampliando il raggio di analisi alle ultime tre stagioni estive, si allarga la forbice tra lo scenario in Fvg (ampiamente in territorio positivo in fatto di presenze) e quello nazionale (in territorio negativo).
La componente del turismo straniero si è rivelata di un’importanza strategica nel corso delle ultime tre stagioni estive in Fvg in termini di presenze: sono stati +165 mila i turisti provenienti da paesi al di fuori dei confini nazionali (contro i +91 mila provenienti da altre regioni italiane). Allo stesso modo, anche per quel che riguarda gli arrivi la componente del turismo straniero è risultata trainante in regione: +74 mila i turisti arrivati da paesi esteri (contro i +48 mila arrivati da altre regioni).
L’ASSESSORE BINI
“Il comparto turistico cresce. I positivi indicatori economici delle imprese del settore, in termini di valore della produzione, occupati e incremento delle strutture ricettive, lo dimostrano. Si tratta di dati significativi per la nostra economia e in controtendenza rispetto al Paese Italia dove il comparto chiude con un segno negativo. La nostra regione registra +0,8% nelle presenze estive di quest’anno rispetto al 2018 contro un -1,1% a livello nazionale; cifre che parlano da sole e dimostrano come l’impegno fino ad ora profuso dalla Regione in ambito turistico stia dando ottimi riscontri sul nostro territorio”.
Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, che aggiunge: “La Regione investe su un settore – ha precisato Bini – che ci regala molte soddisfazioni: Trieste cresce a doppia cifra con ulteriori potenzialità di sviluppo e possiamo contare su buoni risultati anche per le altre città e per le località balneari”.
Si tratta di risultati rilevanti, frutto anche di azioni mirate messe in campo dall’amministrazione regionale: “In questo anno e mezzo abbiamo incentivato l’ammodernamento delle strutture ricettive per garantire quella qualità che il turista cerca – ha aggiunto Bini -; con la norma SviluppoImpresa andiamo in questa direzione dando forte attenzione alle riqualificazioni degli appartamenti turistici e degli alberghi”.
Fra le diverse misure e le risorse messe in campo per favorire il comparto e la sua promozione, Bini ha ricordato una previsione di investimenti in montagna, nel prossimo triennio, pari ad oltre 40milioni di euro nei poli sciistici.
L’esponente della Giunta Fedriga ha poi valorizzato la posizione occupata dal Friuli Venezia Giulia in termini di incidenza delle imprese del turismo sulla totalità delle imprese esistenti, rilevando che “siamo fra le prime sei regioni del Paese con un +12,2%”.