Le associazioni di San Daniele si uniscono contro razzismo e antisemitismo
Riceviamo e pubblichiamo.
Ci sono fatti, azioni, episodi che all’interno di una comunità non possono essere lasciati cadere in un silenzio che finirebbe per essere complice, perché minano le relazioni umane, intaccano il senso di dignità di ogni persona e di ogni essere umano. Ma anche perché vanno a ledere e a colpire i principi sostanziali su cui si basa nostro assetto sociale. Ovvero quei principi fondanti di una nazione e di un popolo che i padri costituenti hanno sancito in base a consapevoli scelte e a solide conoscenze. A San Daniele nei giorni scorsi (e non a caso proprio in prossimità della significativa e dolorosa ricorrenza del Giorno della Memoria), sono comparse lettere anonime dal chiaro sapore antisemita, accompagnate da inaccettabili esternazioni rese pubbliche tramite i social e altri strumenti di comunicazione. Si tratta di gesti e di affermazioni gravi, che guastano i cardini della nostra Costituzione. “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche”, recita con chiarezza assoluta l’articolo 3. Dinanzi ad attacchi che minano l’alto valore di questa affermazione è lo stesso Articolo 2 a richiedere l’adempimento “dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. Per questo motivo un numero consistente di associazioni sandanielese, nonché di liberi cittadini ha scelto di prendere le distanze da ogni pensiero e da ogni azione che ledano i principi di convivenza umana nonché della Costituzione stessa. E lo faranno anche con il preciso compito di dimostrare che San Daniele è ancora e sempre una cittadina fortemente attaccata a valori di civile e rispettosa vita sociale. Per questo motivo sabato 8 febbraio alle ore 16.00 ci si ritroverà per una breve manifestazione pubblica, che testimonierà in maniera libera ma consapevole, la volontà di difendere convinzioni e concetti preziosi e insostituibili. E il luogo scelto per tale presa di coscienza è emotivamente simbolico e forte. Ovvero via Piave n.64, proprio dinanzi alla casa della famiglia Szorenyi, che fu vittima di uno spregevole fatto di delazione antisemita.. Aderiscono all’iniziativa, aperta a tutti i cittadini, le Associazioni Associazione per la Costituzione, AGESCI, A.S.D.F. San Daniele, atTORONI, Atlas, Civico Comitato Guarneriano, Leggermente, Lions S. Daniele, Mo.VI, Officine d’Autore, Servi di Scena, Sinthonya, Università per tutte le età del Sandanielese. Anche Il Parroco di San Daniele, Monsignor Sergio De Cecco e il sindaco Pietro Valent hanno dato la loro adesione, nel nome di un senso di umanità in cui il rispetto, la solidarietà e vengano riconosciuti come pietre inamovibili su cui poggiare le basi della convivenza sociale.