30 anni di Udin&Jazz, on line il video dello storico concerto del 1994 di Michel Petrucciani
Il Festival Internazionale Udin&Jazz compie trent’anni. Per questa speciale ricorrenza e come contributo per i tanti jazzofili costretti in questi giorni a casa per contenere la diffusione del Coronavirus, Euritmica ha deciso di aprire gli archivi e di pubblicare sul proprio sito www.euritmica.it una serie di video di concerti storici.
L’iniziativa è partita il 21 marzo con il Piano Solo di Abdullah Ibrahim ed è proseguita, con una rotazione dei video ogni due giorni, con i concerti di John Zorn, Charles Lloyd, Mingus Big Band e Ornette Coleman, video che hanno avuto un numero altissimo di visualizzazioni.
Il 31 marzo, dalle 12, è il turno di uno dei concerti più attesi, che delizierà il fine palato dei jazzofili: Michel Petrucciani Trio & Graffiti String 4et, incredibile performance che molti ancora rammentano, tenutasi il 4 luglio del 1994.
Il direttore artistico di Udin&Jazz, Giancarlo Vellisicig, ricorda così la serata: “Era l’estate del ’94 e Piazza Matteotti era un cantiere con diversi bar e negozi, oggi attivi sulla piazza, ancora in costruzione. In uno di questi “antri” diroccati sistemammo alla meglio il “camerino” di Michel e dei suoi musicisti, suo fratello Louis, il drummer Lenny White e i ragazzi del Graffiti String Quartet. Era la quarta edizione di Udin&Jazz e in una serata molto calda di luglio Udine accolse Petrucciani con un affetto emozionante, palpabile, espresso con applausi interminabili tra un brano e l’altro e un’infinita richiesta di bis. Da Manhattan, a Charlie Brown, a Why dell’altro fratello Philippe, fino alla sensualissima Besame Mucho… Estasi totale! La genialità e la tecnica, la simpatia innata di Michel, supportato mirabilmente dall’ensemble, tra cui va ricordato un Lenny White strepitoso, si sono espresse ai massimi livelli e hanno lasciato una traccia indelebile tra i presenti che gremivano la piazza. Fu il primo incontro con Michel, ne seguirono altri tre in regione, l’ultimo dei quali fu un piano solo in un Teatro Giovanni da Udine appena inaugurato, debordante di gente, nel 1998, pochi mesi prima di andarsene…”
La programmazione dei concerti storici, dopo il live di Petrucciani, prosegue fino all’8 aprile (ma altri concerti sono in fase di elaborazione) conWayne Shorter Quartet del 2002 (dal 2 al 4 aprile), Van der Graaf Generator del 2013 (dal 4 al 6 aprile), Max Roach 4et del 1994 (dal 6 all’8 aprile). Quest’ultimo concerto sarà anche diffuso in streaming, il 6 aprile, sulle pagine Fb di Italiajazz (il network dei più importanti Festival Jazz italiani, riuniti nell’associazione i-Jazz) nel contesto dell’iniziativa “Il Jazz Italiano per Bergamo”, in collaborazione con Bergamo Jazz Festival, a sostegno delle zone maggiormente provate dalla difficile situazione sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus e volta a raccogliere fondi da destinare all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, mediante la Fondazione Onlus Cesvi.
(foto di Petrucciani e Velliscig di Luca A. d’Agostino / Phocus Agency)