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Coronavirus, Fedriga: «La crisi sanitaria non deve trasformarsi in un dramma economico»

“Chiediamo al Governo di predisporre con urgenza un piano per una riapertura graduale delle attività economiche. L’ordinanza che abbiamo emanato ieri, con l’obbligo per tutti di utilizzare sempre i dispositivi di protezione personale nei luoghi pubblici e di continuare a mantenere con grande attenzione il distanziamento sociale, va proprio in questa direzione. Dobbiamo riaprire ma in sicurezza. La politica deve prendersi la responsabilità di mettere insieme sicurezza sanitaria e ripartenza economica. L’attuale crisi sanitaria non deve trasformarsi in un dramma economico”.

Questo l’appello fatto con forza dal Governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga che oggi ha incontrato in videoconferenza i giornalisti insieme al vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi.

“La nostra preoccupazione – ha aggiunto Fedriga – è che il prossimo 3 maggio le nostre imprese non terranno chiuso per rispettare un nuovo provvedimento, ma perché non avranno più la forza di riaprire, garantendo i posti di lavoro”.

“Il piano di riapertura graduale dei comparti economici, che potrebbe essere testato in un periodo di una decina di giorni, deve riguardare anche la mobilità, a partire dall’utilizzo dei mezzi privati e dalla possibilità di ampliare l’offerta del trasporto pubblico locale, per esempio, con corse dedicate per consentire alle persone di raggiungere i loro posti di lavoro”.

“Noi non possiamo fare questo piano – ha ricordato il governatore – perché l’ultimo decreto legge del Governo non permette alle Regioni di agire in modo autonomo. La nostra però è una posizione di piena collaborazione nei confronti dell’esecutivo nazionale, che adesso deve assolutamente dare una prospettiva ai cittadini e alle imprese”.

“Siamo convinti che questa sia la direzione corretta da prendere. Le decisioni assunte finora ci hanno dato la conferma che il Friuli Venezia Giulia sia la Regione più virtuosa del Nord, con i migliori dati nel rapporto fra indice di mortalità e quello dei contagi. Un lavoro – ha sottolineato Fedriga – che prosegue senza sosta per quanto concerne la ricerca. Su questo punto dobbiamo anche dire con chiarezza che abbiamo bisogno di test sierologici sicuri, per non dare false speranza ai cittadini. Certezze che – purtroppo – in questo momento non abbiamo”.

“Inoltre a breve avremo finito di testare l’app di Insiel per il tracciamento, primi in Italia, dei contatti. Un dispositivo – ha precisato il governatore – che non geolocalizza assolutamente le persone. L’app serve invece per capire se siamo stati a contatto di qualcuno per più di 15 minuti e per, in caso di contagio, ricostruire la diffusione del virus. Si tratta di uno strumento che potrà essere utilizzato su base volontaria, ma il mio augurio è che tutti decidano di sfruttarlo per preservare la propria salute ma anche quella degli altri”.

Nel corso della videoconferenza il governatore Fedriga ha affermato che difficilmente si possa ipotizzare la riapertura delle scuole, così come si è detto molto preoccupato per la prossima stagione turistica, in particolare per quella estiva, annunciando sostegni economici per le imprese in forte difficoltà.

“Sono estremamente orgoglioso del sistema medico-sanitario, scientifico e della ricerca della nostra regione. Il comparto del Friuli Venezia Giulia ha risposto in modo chiaro e compatto a differenza di quanto avvenuto a livello internazionale, dove – ha detto il governatore in conclusione – sono arrivate troppe risposte confuse, incerte e spesso contraddittorie”.

«Il messaggio di oggi di Fedriga rimane confuso e contraddittorio: se da un lato riconosce l’esigenza di una ripartenza delle attività economiche e produttive, dall’altro nulla mette sul piatto in termini di proposte concrete. Parlare di riapertura di imprese significa intervenire e soprattutto riprogrammare tutto il sistema Fvg e quindi, per fare ciò, è indispensabile una cabina di regia insieme a categorie e sindacati, per giungere a una proposta chiara e univoca al governo nazionale di un progetto regionale di riapertura o “fase 2”». È questo l’appello che il consigliere regionale del Pd, Franco Iacop, rivolge al presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga dopo le sue parole odierne.

«A fronte delle molte incertezze e preoccupazioni economiche, a oggi non c’è un chiaro segnale da parte del governo regionale. La ripartenza delle imprese riguarda il sistema interno a ogni azienda, in termini di sicurezza sanitaria e quindi relazioni tra il sistema datoriale e le organizzazioni dei lavoratori, per ciò che attiene alle modalità del lavoro. Ma riguarda anche e soprattutto l’organizzazione del sistema esterno, dalla logistica agli spostamenti dei lavoratori nei percorsi casa lavoro. Non è chiaro, inoltre, se e in che modo il sistema sanitario regionale è pronto per affrontare questa fase, a esempio sul tema dei tamponi, e non è pensabile che per avere indicazioni del genere si debba attendere esclusivamente un segnale da parte del governo nazionale».