Energia, colloquio fra l’assessore Fvg Scoccimarro e i vertici dei Consorzi Bim sulla riforma del settore
“Dotare il territorio regionale della ‘FVG Energia’, una società a maggioranza pubblica che possa far coesistere due temi fino a oggi contrapposti, quali l’ambiente, fortemente connesso con la salute, e il lavoro, che significa economia, anche perché oggi, rispetto al passato, si percepisce la consapevolezza diffusa dell’importanza di tutelare tutto ciò che ci circonda e compone il nostro habitat, a vantaggio dell’intera comunità”.
È l’obiettivo che si prefigge la Giunta regionale e che l’assessore alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro ha voluto ricordare ai vertici dei Consorzi Bacino imbrifero montano (Bim), incontrati oggi in videoconferenza per recepire le esigenze e le attese del territorio.
Scoccimarro ha evidenziato che l’emergenza derivata dalla pandemia ha causato il rinvio dei lavori del Consiglio regionale e con essi l’esame di un disegno di legge che contiene gli elementi definiti dal Governo Fedriga per riordinare e riqualificare il settore dell’energia, nell’ottica di perseguire un disegno sostenibile della riforma.
A riprova di questa precisa volontà, ha ricordato l’assessore, la Regione ha introdotto in questa legislatura la delega dello Sviluppo sostenibile, assegnandola all’assessore all’Ambiente ed energia.
Anche in questa veste, Scoccimarro ha assicurato di avere sollecitato al nuovo direttore centrale dell’Ambiente il compito di snellire e semplificare gli atti e assicurare efficacia alle azioni previste dall’Amministrazione.
Uno degli obiettivi del mandato di questa Giunta per ciò che riguarda l’assessore all’Ambiente è rappresentato dall’acquisizione della parte pubblica degli asset energetici presenti nel Friuli Venezia Giulia, ai fini dell’esercizio delle attività connesse con l’energia elettrica: produzione, trasmissione, trasformazione, distribuzione e vendita.
Ciò, se da un lato consentirebbe alla Regione di incrementare le entrate per poterle investire in servizi per il cittadino e in incentivi per la montagna, dall’altro permetterebbe di dare risposte – ha ricordato Scoccimarro – “a problematiche come quelle rappresentate dalle garanzie lavorative e sociali che specialmente dopo l’emergenza sono emerse nelle loro criticità”.
“E potrebbe finalmente essere affrontata – ha aggiunto – in modo serio, programmato, rispettoso la questione ambientale, ponendo attenzione puntuale alla manutenzione degli invasi e corsi d’acqua e al deflusso ecologico dei fiumi, in un contesto nel quale l’acqua, per troppo tempo, è stata considerata una risorsa scontata”.
Nei mesi scorsi, ha ricordato l’assessore, “sono stati effettuati incontri finalizzati all’istituzione di una società energetica regionale assieme agli amministratori e tecnici della Provincia di Trento, che hanno affrontato le stesse tematiche negli anni passati, e della Regione Lombardia, che stanno intraprendendo lo stesso percorso del Friuli Venezia Giulia”.
Agli incontri è seguita la costituzione di uno specifico gruppo di lavoro. Ne è emersa la necessità di realizzare attività propedeutiche alle scelte per l’applicazione delle normative nazionali e regionali, quali l’affidamento di un servizio per la ricognizione tecnica degli impianti oggetto di scadenza della concessione, e di un servizio di supporto legale per la definizione delle attività per le procedure di affidamento delle concessioni scadute, o in scadenza, entro il 2023 per un costo stimato dell’ordine di 200mila euro, somma già prevista nella finanziaria 2020.
I rappresentanti dei Consorzi di bacino, che attraverso il presidente del Bim Tagliamento, Michele Benedetti, avevano richiesto l’incontro a Scoccimarro, hanno espresso compiacimento nei confronti dell’assessore per avere avviato a soluzione un percorso atteso da 20 anni che consentirà al territorio di essere maggiormente partecipe della gestione delle risorse idriche del Friuli Venezia Giulia.
Scoccimarro, ha preso atto dei suggerimenti espressi dai rappresentanti dei Consorzi Bim, ribadendo la volontà di accelerare il percorso delle norme di riforma del settore.