Dall’11 giugno il nuovo corso del servizio di trasporto pubblico locale Fvg
L’11 giugno aprirà in Friuli Venezia Giulia il nuovo corso del servizio di trasporto pubblico locale. Dalla prossima settimana, infatti, saranno avviati i servizi del nuovo gestore unico Tpl Fvg scarl.
Un soggetto unico nato dal consorzio delle quattro società di trasporto locale (Trieste Trasporti, Saf, Atap e Apt) per la partecipazione alla gara europea indetta dalla Regione nel 2014 e chiusa con un iter protrattosi per cinque anni e costellato da numerosi ricorsi. “È un passo importantissimo per la nostra Regione, prima in Italia ad avere un soggetto unico per tutto il territorio” è stato il commento dell’assessore regionale alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti che a Trieste ha presentato i nuovi servizi, affiancato dall’amministratore delegato di Tpl Fvg scarl, Aniello Semplice.
Un contratto, firmato a novembre del 2019, che pesa 120 milioni annui per dieci anni, prorogabili di ulteriori cinque, che secondo Pizzimenti porterà diversi benefici: “la Regione ha una spesa certa – fatta eccezione per i costi aggiuntivi dovuti al Covid – e le aziende possono contare su una programmazione di dieci anni. Ai benefici operativi sottende l’obiettivo più nobile: aumentare l’utilizzo del trasporto pubblico da parte dei cittadini e dei turisti ed utilizzarne tutte le potenzialità a favore dello sviluppo del territorio. A questo mira la maggior produzione chilometrica, più 7 per cento rispetto ai chilometri finora garantiti, integrazione dei servizi gomma-gomma e gomma-ferro, maggior sicurezza e informazione ai viaggiatori, e una qualità fondata sull’ammodernamento tecnologico”. Il servizio di trasporto pubblico locale su gomma interessa 100 milioni di viaggiatori traportati all’anno.
Le quattro aziende territoriali hanno portato in dote alla nuova Tpl Fvg scarl oltre 1850 addetti di cui l’81 per cento rappresenta personale di guida e addetto al servizio di trasporto. Le infrastrutture comprendono 21 depositi attrezzati, 13 biglietterie gestite direttamente e una rete vendita capillare sul territorio. Il parco mezzi è composto da 953 autobus con un’età media inferiore ai 7,5 anni (ben al di sotto dei 12 anni della media nazionale), mentre la rete dei collegamenti conta più di 8mila fermate. Degli oltre 43,3 milioni di chilometri annui che saranno prodotti con il nuovo affidamento, 23,5 milioni sono extra-urbani; 19,5 milioni sono urbani, 150mila sono effettuati con tram e 185mila sono percorsi con servizi speciali. Quattro le tratte coperte con collegamenti marittimi: Trieste-Muggia, Trieste-Grado, Trieste-Sistiana, Marano Lagunare-Lignano.
Non tutti i nuovi servizi saranno attivi dall’11 giugno, a causa dell’emergenza Covid che ha abbattuto dell’80 per cento l’utilizzo del trasporto pubblico e che solo in queste ultime settimane – come ha riferito Aniello Sempice – ha recuperato una parte dell’utenza. Oltre al sito internet regionale (www.tplfvg.it), sarà disponibile la App TPL FVG che consente il monitoraggio dei servizi in tempo reale oltre che l’acquisto dei biglietti dallo smartphone. La nuova società metterà in funzione un pacchetto di servizi aggiuntivi per migliorare l’accesso alle informazioni da parte degli utenti e garantire maggiore sicurezza. L’informazione sarà supportata da hotspot Wi-Fi su tutti i veicoli della flotta, monitor informativi di bordo sui mezzi urbani (412 veicoli), display di prossima fermata su tutta la flotta extraurbana (538 veicoli), 24 totem informativi nei centri intermodali, 200 paline informatizzate, 35 monitor infodinamici. Un nuovo logo identifica il Trasporto pubblico regionale nelle biglietterie, negli strumenti di comunicazione visiva cartacei e online, sui biglietti.
La sicurezza verrà garantita dal monitoraggio dei mezzi dalla centrale AVM, attraverso un sistema di videosorveglianza del servizio urbano e da un contapasseggeri installato su tutta la flotta che servirà soprattutto a contenere il fenomeno dell’evasione dei biglietti, stimata nel 10 per cento dell’utenza.
A livello territoriale i primi miglioramenti saranno percepiti a Trieste dove Piazza Libertà sarà valorizzata come snodo dell’intermodalità cittadina; saranno potenziati i collegamenti con l’area della scienza e quelli tra le rive e Barcola. A Pordenone il potenziamento riguarda la linea 5 e i collegamenti extraurbani con Maniago, Aviano e Spilimbergo. Da Udine saranno potenziate le tratte verso Tolmezzo, San Daniele, Tarcento e la linea Lignano-Cervignano. Nell’area isontina il potenziamento riguarda soprattutto i collegamenti da e verso l’aeroporto, e a Gorizia la linea tra stazione ferroviaria e centro città. Nei prossimi mesi saranno attivati gli ulteriori servizi offerti tra i quali la nuova linea urbana a Udine tra la fermata ferroviaria di San Gottardo e l’Ospedale Civile.
Per le aree a domanda debole (in particolare la montagna) prenderanno a breve avvio le prime attività di progettazione sul territorio. E’ previsto inoltre un forte investimento per l’accessibilità dei disabili. La società investirà nei prossimi 10 anni 135 milioni per l’ammodernamento della flotta.
Nel primo periodo di avvio, l’attività risentirà necessariamente dell’emergenza Covid-19 che ha coinvolto il trasporto locale imponendo diverse restrizioni; i servizi quindi saranno riprogrammati da qui a dicembre in base all’evoluzione dell’emergenza sanitaria.
“Il fondo nazionale di 500 milioni a ristoro dei danni causati dalla pandemia ci fa stimare in 4-5 milioni gli introiti che lo Stato potrà destinare al Friuli Venezia Giulia, una cifra assolutamente insufficiente, se si considera che mancano dal conteggio i rimborsi e le proroghe degli abbonamenti” ha commentato Pizzimenti.
Il primo nodo da affrontare nelle prossime settimane sarà l’organizzazione del trasporto scolastico. Pizzimenti ha assicurato “l’attivazione di un tavolo di lavoro con le aziende Tpl e la Direzione regionale scolastica per gestire al meglio la tematica anche in relazione alle direttive anti Covid-19 che continueranno a caratterizzare la riapertura delle scuole a settembre e sulle quali non abbiamo al momento informazioni.”.
Per Pizzimenti con l’11 giugno si chiude una pagina storica “con una scelta importante della cui strategicità devo dare atto all’amministrazione precedente che ha avviato la gara e agli uffici regionali che in questi anni hanno saputo condurre un percorso difficile”.
La storia della nuova Tpl Fvg scarl inizia da lontano. Già nel 2000 la Regione avvia, prima in Italia, 4 gare di affidamento per la razionalizzazione del servizio; da 10 gestori e 20 concessioni si è passati a 4 gestori per i 4 bacini su base provinciale, ottenendo anche un notevole abbassamento dell’età media dei mezzi. Nel novembre 2014 la Regione bandisce la gara europea con procedura aperta per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale su un unico bacino regionale, per passare da 4 gestori ad un gestore unico con integrazione di servizi e tariffe. Il percorso è segnato da un rilevante e continuo contenzioso giudiziario, articolatosi in 3 ricorsi al Tar del Friuli Venezia Giulia (tra il 2014 e il 2017) e quattro ricorsi al Consiglio di Stato (tra il 2014 e il 2019). Contenzioso a cui ha posto fine la sentenza del Consiglio di Stato del 23 agosto 2019, che ha confermato in via definitiva l’aggiudicazione della gara alla Tpl Fvg scarl.