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Contributo regionale a fondo perduto, Confesercenti Fvg: «Perché un’azienda sì e l’altra no?»

Nei giorni scorsi è stata pubblicata la tabella con i codici Ateco ammessi per la richiesta del contributo regionale a fondo perduto. Fondo a sostegno delle strutture ricettive turistiche, commerciali, artigianali e dei servizi alla persona.

Dall’elenco emerge però come molte attività di commercio, non alimentare, siano state escluse dal contributo regionale. Una scelta non comprensibile per Confesercenti Fvg: «Abbiamo atteso a lungo la lista dei codici Ateco ammessi alla richiesta di contributi a fondo perduto deliberati dalla Giunta Regionale – spiegano dall’associazione di categoria -. Dopo un primo elenco di codici Ateco pubblicati nel sito della Regione nella giornata del 4 giugno, inspiegabilmente dalla mattinata del 5 giugno l’elenco è scomparso per poi ricomparire nella tarda mattinata di oggi, 8 giugno. Nella nuova tabella, così come nella prima versione, parecchie attività commerciali, e non solo, sono escluse, con chiaro malcontento delle imprese, che ci hanno già contattati».

A tal proposito da Confesercenti Fvg precisano come «è ovvio che le risorse non siano sufficienti a soddisfare tutti (si potrebbe discutere anche sulla scelta del “click day” che consentirà solo ai più veloci e “tecnologici” di accedere ai fondi), ma a questo punto vorremmo capire secondo quale criterio sia stato scelto, e inserito, un codice Ateco ed escluso un altro. A nostro avviso sarebbe stato sufficiente prendere l’intero elenco ed escludere dai fondi quelli che durante lockdown hanno potuto continuare a lavorare». La domanda è quindi una: perché un’azienda sì e l’altra no?