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Una raccolta fondi per la rinascita dell’Oasi Felina di Cercivento

Dopo aver perso la struttura di accoglienza di Paluzza nell’incendio del 28 gennaio scorso e dopo la pausa forzata imposta dal lockdown causato dall’epidemia di coronavirus, l’Oasi Felina di Cercivento si trova ora nella necessità di ritornare operativa. Infatti senza una struttura per le degenze, non è possibile aiutare altri gatti. Anche i mici Fiv positivi non possono rientrare dal loro stallo, perchè al momento non esiste un luogo adatto a loro, che deve essere necessariamente isolato dagli altri ospiti per motivi sanitari.

Da qui l’iniziativa di una raccolta fondi per realizzare una struttura coibentata con un recinto esterno atta ad ospitare i mici affetti da Aids felino ed effettuare l’allacciamento della corrente elettrica in tutta la struttura al fine di poter scaldare in inverno, raffreddare in estate, avere illuminazione e la possibilità di installare gli elettrodomestici necessari all’igienizzazione di tutto ciò che viene utilizzato (ciotole, cucce, coperte, trasportini, eccetera).

Per fare tutto questo sarà inoltre necessario disboscare e livellare la porzione di terreno che ospiterà la struttura per i gatti con Fiv e costruire un basamento idoneo a sostenerla, finanziare lo scavo che porterà le condutture elettriche fino all’Oasi e l’allacciamento della linea presso la locale Società Elettrica Cooperativa, predisporre le tubature per il futuro collegamento all’acquedotto.

“Questo a grandi linee il nostro progetto – dice Anna Englaro, che gestisce l’Oasi –. Chiediamo l’aiuto di tutti per realizzare finalmente il sogno di una struttura situata tutta in un unico luogo, funzionale ed ospitale per i nostri ospiti felini. Oltre alla cifra che vorremmo raccogliere, utilizzeremo in questo contesto anche le donazioni post-incendio che non sono state utilizzate per cibo e spese veterinarie”.

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