In partenza dal Fvg ventilatori, dpi e derrate alimentari in favore della popolazione afghana
“Un gesto di solidarietà e di aiuto concreto che il Friuli Venezia Giulia vuole mettere a disposizione di chi, in questo momento, sta vivendo le stesse difficoltà che il nostro territorio ha incontrato ed affrontato nel momento più difficile della pandemia”.
È questo il significato della donazione che la Regione ha compiuto nei confronti della popolazione afghana attraverso la spedizione di alcuni container destinati alla città di Herat con il supporto della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia e dell’Esercito. La cerimonia di consegna del materiale si è svolta a Palmanova, alla presenza del vicegovernatore Riccardo Riccardi, del direttore della Protezione civile regionale Amedeo Aristei e del comandante della Brigata Alpina Julia, il generale Alberto Vezzoli.
Il primo luglio dal porto di Livorno partiranno verso il medio oriente otto container; sette sono carichi di derrate alimentari che, una volta giunte sul posto, verranno distribuite a seconda delle esigenze della popolazione locale, mentre in un altro viaggeranno alcuni ventilatori polmonari portatili per gli ospedali della zona e numerosi dispositivi di protezione individuale con i quali far fronte all’emergenza coronavirus. Riccardi ha inoltre consegnato a Vezzoli una bandiera del Friuli Venezia Giulia che verrà issata al Camp Arena di Herat.
“Sulla base dell’esperienza che abbiamo vissuto nei quattro mesi della fase più acuta della pandemia – ha spiegato il vicegovernatore nel corso della cerimonia – abbiamo deciso di donare del materiale che andrà a supportare l’allestimento di reparti di terapia intensiva e sub intensiva in quei territori. In un momento in cui il Friuli Venezia Giulia sta uscendo dalla fase emergenziale, quella di destinare del materiale in Afghanistan diventa una scelta ‘forte’ voluta dalla Regione attraverso il suo presidente Massimiliano Fedriga per sostenere una popolazione che in questo momento si trova nella fase di maggiore difficoltà legata al Covid-19. È questa un’operazione che è stata allestita nell’arco di brevissimo tempo grazie al supporto della nostra Protezione civile e la collaborazione della Brigata alpina Julia, presente ad Herat con un contingente multinazionale”.