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Ipotesi migranti alla Cantore, la posizione di Fratelli d’Italia

Continuano le prese di posizione sul possibile trasferimento di migranti alla ex Cantore di Tolmezzo. Questa la nota del circolo cittadino di Fratelli d’Italia


“Siamo indignati nell’apprendere del sopralluogo effettuato dal prefetto all’ex caserma Cantore di Tolmezzo per valutare l’ipotesi di un suo utilizzo come luogo di quarantena per migranti. A parlare sono i rappresentanti del circolo Fratelli d’Italia di Tolmezzo. La notizia che presso la  ex caserma Cantore  verranno allocati  dei migranti in quarantena in quanto affetti da Covid 19, a prescindere dal numero di tali persone  ( che comunque pare si tratti di diverse decine forse fino  a 160 persone,   e che  per una realtà indenne da Covid 19 come Tolmezzo appare decisamente incomprensibile)  è  per la collettività di Tolmezzo   motivo di notevole apprensione.

Ed è comprensibile la valutazione fortemente negativa che abbiamo rilevato parlando con i cittadini di Tolmezzo e non solo.

Ci verrà detto: ci troviamo di fronte al classico esempio di NIMBY (ovvero del ‘Not in My Back Yard’) .

Ma non è così . Qui ci troviamo di fronte a un problema generale   e non si possono ridurre le giuste perplessità e  la non accettazione  espresse dai cittadini alla stregua di  semplici atteggiamenti preconcetti   e/o  fondati su paure  immotivate verso il “diverso”.

E questo ciò che vorrebbe chi ricerca facili soluzioni, coloro i quali   non sanno far altro che ricercare   immobili “sperduti”, lontani dagli occhi della più numerosa comunità  delle città  maggiori   . “Occhio non vede cuore non duole “….. che bella strategia !

Purtroppo a questi signori va detto:  che ci troviamo ancora dentro gli effetti di una pandemia ( con le conseguenti  problematiche  sia emozionali che  oggettive )  non domata;   che  troppo recenti sono  le notizie che provengono da Udine dove  abbiamo visto cosa significhi ,dai  recenti fatti   presso la caserma Cavarzerani,  la NON gestione dei migranti ( sempre che si possa parlare di completa gestione del fenomeno  attese  le frequenti ed incontrollate fughe );

che queste persone verrebbero confinate  all’interno di una struttura che rappresenta   un unicum della nostra architettura locale e  patrimonio culturale per Tolmezzo e la Carnia .

E parliamo di persone ….

E mentre sbigottiti ci si chiede: come mai il nostro è l’unico governo che debba registrare gli effetti negativi del trattato di Dublino non procedendo  al re- invio  dei migrati  nei paesi di prima accoglienza (ma la Slovenia …la Grecia …la Bulgaria sono  paesi UE ?);  come mai  si scoprono trafficanti di uomini (novelli negrieri?)  a ogni piè sospinto sulle nostre strade (pensate  all’effetto di questo mancato controllo  sulla riduzione della sicurezza in generale  e  per le nostre forze dell’ordine in particolare); come mai  non si attuata un vero controllo dei  valichi  confinari (tutti) del nostro Stato … dove come mai come in questo caso (emergenza sanitaria) assume un ruolo di verifica  di chi accede al suolo patrio  nel rispetto di norme in primis di sicurezza  sanitaria….. si è finora travisato il senso delle verifiche ai confini che non hanno come ritengono i buonisti di stato solo il significato di esclusione  ma anche e soprattutto di protezione  della comunità nazionale  (tutta  italiani e immigrati) ….

Uno  Stato   che,   va ricordato ,ha tolto  alla montagna dignità,  storia, e  risorse  con due significativi ed emblematici vulnus: la chiusura del Tribunale di Tolmezzo e  lo spostamento della storica presenza dell’Esercito.

Recentemente in consiglio Comunale a Tolmezzo  ci si è interrogati  sulla riduzione della popolazione  in montagna e segnatamente a Tolmezzo città.

Ma guarda!!!!  Come è possibile pensare a politiche sul rilancio della montagna o contro lo spopolamento quando artefice di tale situazione è  anche lo Stato?

E’  stata resa pubblica la notizia che la Giunta Regionale ha da poco individuato degli interventi infrastrutturali  da segnalare al governo nazionale (piano dei progetti da indirizzare al recovery fund) che se realizzati – auspicabilmente  senza  trattative al ribasso – potranno rappresentare  soluzioni storiche (se non epocali) contro l’isolamento della montagna  friulana e carnica in particolare .

Il Circolo Fratelli d’Italia di Tolmezzo chiede alla Giunta Regionale di ridare dignità alla montagna non solo  con infrastrutture ma anche con servizi  che attestino la  rivitalizzazione della presenza  dello Stato( Tribunale ed Esercito: fatevene una ragione essere montanari comporta anche il fatto di essere cocciuti) e non con iniziative  le cui negative ricadute(come già verificato in altri ambiti regionali)  sul tessuto della comunità tolmezzina sono facilmente  prevedibili .

Non stiamo rilanciando, non giochiamo nessuna partita sul destino della montagna, stiamo ribadendo quello che da anni ,e per troppe volte finora inascoltati , continuiamo a rivendicare per la nostra terra.

Da quanto precede Il Circolo Fratelli d’Italia rende fin d’ora nota la sua avversità all’istituzione di un centro di accoglienza per migranti in quarantena e si rende disponibile a concordare e  supportare le azioni che intenderà mettere in campo il centro destra tolmezzino a partire in primis  dal gruppo consigliare di riferimento.

L’azione che si intende portare a termine nella caserma Cantore è grave …ben ha fatto il sindaco Brollo a coinvolgere tutti i capi gruppo del consiglio comunale in quanto la problematica è trasversale e l’unità di intenti, che già il consiglio comunale ha saputo instaurare (come ad esempio   sull’ordine del giorno per la salvaguardia del Tribunale)  è stata raggiunta anche  in questo caso.

E si invita la maggioranza comunale ed il sindaco in primis a non soffermarsi sul fatto che l’immobile della caserma Cantore sia ancora di proprietà dello Stato. Considerato che l’iniziativa della Prefettura di Udine volta all’inserimento dei migranti in quarantena a Tolmezzo  per sua natura possiede  tutti gli elementi per assurgere a problema di salute pubblica  così come del pari  l’eventuale, e per noi inevitabile,  presenza di  migranti (vieppiù nel numero previsto) in circolazione sul territorio comunale rappresenta una potenziale situazione di rischio per la  sicurezza pubblica … tutte competenze che investono direttamente le competenze del Sindaco pro tempore di Tolmezzo”.