Escursionisti tratti in salvo nella notte sul ghiacciaio del Canin
Questa notte due escursionisti di Udine del 1978 e del 1979 sono stati tratti in salvo dai soccorritori della stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino e Speleologico sul ghiacciaio del Canin.
L’intervento è scattato alle 21, quando è arrivata una chiamata in stazione che segnalava il mancato arrivo dei due escursionisti – che stavano compiendo la traversata dell’Alta via Resiana – al Rifugio Gilberti, dove avrebbero dovuto trascorrere la notte come previsto dalla loro tabella di marcia. A segnalare il mancato arrivo al Rifugio Gilberti la ragazza di uno dei due, che li aveva sentiti per l’ultima volta al mattino di venerdì 4 settembre. Dal quel momento i due non erano stati più raggiungibili al telefono, che nella zona è senza copertura.
Presumendo un ritardo sulla tabella di marcia e una fermata intermedia al Bivacco Marussich si è inviata subito una squadra di due soccorritori per verificare il percorso compreso tra il Rifugio Gilberti e il Bivacco Marussich ed individuarli. Nel frattempo, con l’aiuto delle guide alpine presenti all’interno della stazione di Cave del Predil, si è cercato anche di raccogliere quante più informazioni possibile anche usando gli scambi whatsapp con la ragazza e le eventuali immagini postate dai due escursionisti sui social. Grazie a due fotografie, una scattata la sera di giovedì 3 settembre al Bivacco Costantini – situato alla testata della Val Resia, sotto le Babe – ed una scattata venerdì lungo la cresta di collegamento tra le Babe e il Canin a quota 2400 metri sulla dorsale del Monte Laska Plagna, si è intuito che i due avevano trascorso la notte di giovedì presso lo stesso bivacco e si è ipotizzato con più certezza il percorso effettuato dai due ragazzi.
E’ poi arrivata conferma che i due avevano raggiunto venerdì 4 settembre la cima del Monte Canin perché da questa sono stati visti scendere tardivamente verso la via Ferrata Julia e quindi verso il ghiacciaio del Canin da una guida alpina con clienti. A confermare questa ipotesi di discesa il fatto poi che le segreterie telefoniche dei cellulari dei ragazzi rimandavano o alla linea austriaca o alla linea italiana e non a quella slovena ed uno dei pochi punti in cui la rete austriaca riesce ad essere agganciata è proprio quello del ghiacciaio del Canin. A quel punto la squadra si è diretta immediatamente verso l’attacco della Ferrata Julia e alle 00.30 circa li ha trovati bloccati poco lontano, sul Ghiacciaio del Canin, impossibilitati a scendere.
Recuperati, sono stati accompagnati fino al Rifugio Gilberti. Questo è il settantaduesimo intervento dell’anno della stazione di Cave del Predil. L’intervento si è concluso alle tre e mezza. Allertata, e pronta a intervenire, anche la Guardia di Finanza di Sella Nevea.